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Eventi e news

Tutto pronto per VitignoItalia 2025: Napoli palcoscenico dell’eccellenza enologica italiana

Maggio 9, 2025Maggio 9, 2025
Eventi e news

Il Ritorno della Florence Cocktail Week

Aprile 4, 2025Aprile 4, 2025
Eventi e news

Un duetto perfetto: SANA Food e Slow Wine Fair per la prima volta insieme a Bologna fiere

Febbraio 17, 2025Febbraio 17, 2025
Vino e Arte

Capodanno Cinese: l’Amarone Masi celebra l’Anno del Serpente con la limited edition Costasera Lunar

Gennaio 29, 2025Gennaio 29, 2025
Degustando

Slow Wine Fair: la IV edizione a BolognaFiere dal 23 al 25 febbraio 2025

Gennaio 14, 2025Gennaio 22, 2025
Vino e Arte

Vino, arte e natura: Cannubi Path, il nuovo percorso artistico dedicato a Michele Chiarlo

Ottobre 9, 2024Ottobre 10, 2024
Eventi e news

Tutto pronto per VitignoItalia 2025: Napoli palcoscenico dell’eccellenza enologica italiana

Maggio 9, 2025Maggio 9, 2025admin

Manca davvero poco per la nuova edizione di VitignoItalia, il Salone dei Vini e dei Territori Vitivinicoli Italiani, l’appuntamento enologico più atteso che fa di Napoli palcoscenico dell’eccellenza enologica italiana dal domenica 11 a martedì 13 maggio 2025.

La XIX edizione di VitignoItalia si terrà, come lo scorso anno, nella Stazione Marittima di Napoli, un moderno complesso di 3.500 mq collocato in uno dei punti strategici della città, collegato con la linea metropolitana principale. Tre giornate alla scoperta delle migliori cantine e i grandi terroir del Bel Paese con un programma ricco di degustazioni, masterclass e incontri per celebrare il meglio dell’enologia italiana.

Oltre 200 cantine e diversi consorzi e realtà territoriali presenti con oltre 2000 etichette in degustazione per raccontare i grandi territori del vino tricolore.
Presenti buyers internazionali da tutto il mondo, in collaborazione con ICE, storico partner dell’evento, quest’anno presente con un webinar di formazione per le aziende sul mercato UK e Scandinavo.

Non solo degustazioni ma anche talk, approfondimenti e workshop per conoscere le storie di produttori e di territori che rendono così unico e affascinante il panorama enologico tricolore.  Dal Chianti alle Langhe, passando per le colline del Valdobbiadene e gli immancabili vini campani, fiori all’occhiello dell’evento, VitignoItalia ti porterà alla scoperta dei luoghi del vino più apprezzati della Penisola, dai grandi classici a realtà meno conosciute ma altrettanto interessanti.

È proprio il mix tra cultura del vino e incontri business oriented che rende VitignoItalia un format unico nel suo genere, in grado di coniugare il piacere della degustazione al dialogo con produttori e professionisti del settore enologico. Non mancherà infatti la presenza dei buyers internazionali provenienti dall’Europa e da oltreoceano, un gruppo selezionato di oltre 20 operatori che sottolinea il carattere sempre più internazionale della manifestazione.

Grande attesa per le cantine campane che rappresentano il meglio della viticoltura regionale, grazie anche al prezioso contributo dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania. Accanto a loro ampio spazio ai terroir più interessanti: grande presenza delle aziende del Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Veneto, seguono Toscana, Sicilia e Puglia.
Un parterre di alto livello completato dalla presenza di grandi eccellenze del vino italiano come il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Docg e il Consorzio Doc Friuli.

Non mancheranno inoltre le realtà del meridione come il Consorzio Tutela Vini del Vesuvio, V.I.T.I. Vignaioli In Terre d’Irpinia, l’Enoteca Regionale Calabria e l’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio della Sicilia.
Il tutto per un percorso di degustazione che abbraccia tutta la Penisola, dalle colline del Prosecco, passando per i grandi bianchi del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia, fino alle etichette di struttura del centro Italia e ai sorprendenti rossi della Calabria. 

Il programma completo su www.vitignoitalia.it/programma/

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Eventi e news

Un duetto perfetto: SANA Food e Slow Wine Fair per la prima volta insieme a Bologna fiere

Febbraio 17, 2025Febbraio 17, 2025admin

SANA Food e Slow Wine Fair per la prima volta insieme, due manifestazioni che promuovono un nuovo modello di produzione e consumo, rispettoso dell’ambiente e attento alla salute, senza tralasciare il buono. Dal 23 al 25 febbraio, a BolognaFiere, SANA Food e Slow Fair organizzata con Slow Food si uniscono in un duetto perfetto per offrire al pubblico degli appassionati e degli operatori professionali del mondo Horeca e del retail specializzato un’ampia e selezionata proposta di prodotti per l’alimentazione sana fuori casa e di vini biologici e naturali.

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Vino e Arte

Capodanno Cinese: l’Amarone Masi celebra l’Anno del Serpente con la limited edition Costasera Lunar

Gennaio 29, 2025Gennaio 29, 2025admin

Il Capodanno Cinese rappresenta uno degli eventi più importanti del calendario lunare, celebrato con rituali, colori e simboli che portano prosperità e fortuna per l’anno a venire. Il 29 gennaio 2025, secondo lo Zodiaco Cinese, inizia l’anno del Serpente di Legno. Sarà celebrato con folkloristici festeggiamenti nel Paese della Grande Muraglia e nelle numerose comunità cinesi del mondo.

Dalla moda alle esperienze culinarie, passando per oggetti da collezione unici, l’Anno del Serpente diventa un’occasione per vivere il lusso in tutte le sue forme, con proposte che combinano artigianalità, innovazione e un’estetica senza tempo. Da Canali con la sua eleganza sartoriale alla capsule collection di Gucci, dalla maestria artigianale di Stefano Ricci ai materiali esclusivi di Jil Sander , da Fornasetti a Buccellati con il loro design in tavola, dalla cena experience di Bon Wei che unisce arte, champagne e la più raffinata cucina cinese alla speciale Limited edition dell’Amarone di Masi.

Masi azienda leader di Amarone che da sempre interpreta con passione i valori delle Venezie, festeggia il Capodanno Cinese con una limited edition: il Costasera Lunar New Year of the Snake, annata 2019, unendo tradizione cinese e arte vinicola italiana.

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Degustando

Slow Wine Fair: la IV edizione a BolognaFiere dal 23 al 25 febbraio 2025

Gennaio 14, 2025Gennaio 22, 2025admin

Dal 23 al 25 febbraio 2025 a BolognaFiere torna Slow Wine Fair. Organizzata da BolognaFiere, con la direzione artistica di Slow Food, Slow Wine Fair è nata dal connubio fra la trentennale esperienza di BolognaFiere nel mondo del biologico con SANA e lo storico impegno di Slow Food sui temi della biodiversità, della sostenibilità ambientale e dell’equità sociale. Nell’edizione 2025, i padiglioni di BolognaFiere, accanto a Slow Wine Fair, ospitano la 36esima edizione di SANA nella sua nuova veste di SANA Food.

Sono 1.000 gli espositori del panorama italiano e internazionale che aderiscono al Manifesto del vino buono, pulito e giusto, selezionati per offrire a buyer, professionisti del settore e appassionati un catalogo omogeneo, che esprime una qualità sempre eccellente. Oltre 5.000 etichette animeranno i padiglioni della manifestazione, per la prima volta in concomitanza con SANA Food, il nuovo format di BolognaFiere sulla sana alimentazione nei consumi fuori casa: vini buoni, puliti e giusti e storie di vita che raccontano cosa significa, oggi, seguire la produzione, dalla vigna alla cantina, con passione e lungimiranza.

Cantine biologiche e biodinamiche, progetti di sostenibilità ambientale, denominazioni e vitigni iconici, giovani vignaioli e vino al femminile: ecco una selezione tutta italiana delle 1.000 realtà presenti

Parola chiave: sostenibilità
La costanza e l’attenzione ai dettagli sono i punti di forza della storica azienda altoatesina Cantina Girlan, che negli ultimi anni ha deciso di impegnarsi nella riduzione delle emissioni di CO2, adottando bottiglie più leggere. Una scelta consapevole, in linea con l’inserimento del tappo Stelvin sulla linea classica di bianchi e rosati che, tra le altre cose, permette di utilizzare dosaggi inferiori di solforosa.
A Provaglio d’Iseo (Bs), Silvano Brescianini continua a scrivere la storia di Barone Pizzini, realtà pioniera del biologico in Franciacorta, in cui le pratiche agronomiche, una struttura ad alta efficienza energetica e la sensibilità di chi lavora in cantina contribuiscono a ridurre le emissioni. Ne è la prova il Progetto Ita.Ca, strumento che consente di monitorare e quantificare l’anidride carbonica e quindi conoscere l’incidenza ambientale del processo produttivo.
In Toscana, nella Costa degli Etruschi, prosegue il percorso virtuoso affrontato dalle Macchiole, guidata da Cinzia Merli. L’approdo alla certificazione biologica da un lato, e l’approccio sempre più orientato alla sostenibilità dall’altro, mostrano una Bolgheri dinamica e all’avanguardia, che non disgiunge rispetto dell’ambiente da produzioni di alto livello.
 
Cantine biologiche e biodinamiche: tre esempi dal nord Italia
Dopo un incontro con Nicolas Joly, agli inizi degli anni Duemila, Marinella Camerani decise di convertire al biodinamico quanto la natura le aveva affidato. Oggi il testimone è in mano alla figlia Federica, che guida l’azienda agricola Camerani – Adalia & Corte Sant’Alda, una proprietà di boschi, ulivi, alberi da frutto e vigneti situata in Val Mezzane, in provincia di Varese. Sempre in Lombardia, nell’estremo lembo meridionale, l’Oltrepò pavese rappresenta un territorio caratterizzato da molteplici situazioni pedoclimatiche. Qui, in quella che già cinquant’anni fa veniva definita la collina del Pinot Nero, la Tenuta Mazzolino capitanata da Francesca Salvo ha identificato ben 39 parcelle, con l’obiettivo di valorizzare le peculiarità di ciascuna. Leggi l’intervista completa.
In Toscana, a Montepulciano, si distingue la cantina Avignonesi, con quasi 200 ettari in gestione biodinamica: numeri da record in Italia, per un’azienda il cui obiettivo è generare valore cercando di mitigare il proprio impatto sulla natura e in generale sull’ambiente. Notevole è il progetto di reimpianto del vigneto La Stella, da monocoltura a ecosistema complesso, funzionale alla produzione di vino di qualità e resiliente di fronte ai cambiamenti climatici.
Dall’Amarone al Barolo: un excursus tra le denominazioni più note e caratteristiche
In Veneto spicca l’Amarone di Speri, che da ben sette generazioni coltiva nella Valpolicella classica, selezionando le uve più adatte a ciascun vino, per valorizzare al meglio la biodiversità dei vigneti autoctoni del territorio. Tra questi, il Monte Sant’Urbano, considerato uno dei più prestigiosi della zona.
In Piemonte, nel panorama langhetto, il Barolo di Aldo Vaira e la moglie Milena Ghigo, oggi affiancati dai figli Francesca, Giuseppe e Isidoro, è il frutto di determinazione e conoscenza, oltre che un esempio dell’approccio produttivo portato avanti negli anni. La parola chiave infatti è diversificare: sono una ventina le varietà di uve coltivate, in vigne tra le più prestigiose di Langa. A Treiso, ilBarbaresco di Lodali esprime al meglio il terroir dei vigneti di nebbiolo situati tra le Rocche dei Sette Fratelli e la menzione Giacone, vigne con piante di oltre 50 anni di età, e a San Rocco di Seno d’Elvio. Dalla Toscana invece sono due i punti di riferimento: il Brunello di Le Chiuse, dove dal 2006 Lorenzo Magnelli, figlio di Simonetta e Niccolò, unisce un’impronta stilistica rigorosa alla volontà di guardare all’ecosostenibilità, puntando principalmente all’equilibrio dei suoli, e il Chianti Classico di Caparsa, che dal 1982 mostra come il rispetto e la conoscenza del territorio e delle sue tradizioni hanno da sempre orientato le scelte dell’azienda.
Vitigni unici da riscoprire: la biodiversità nel calice
A Sant-Pierre, in una delle aree più vocate nel panorama valdostano, il Mayolet è solo una delle 13 varietà coltivate dalla Cantina di Barrò. A guidarla è Matteo, enologo alla terza generazione, che affianca i genitori Elvira Rini e Andrea Barmaz nella produzione di ben 12 etichette, in poco più di tre ettari e mezzo di terreno.
Tra le antiche miniere di zolfo a Tufo, in provincia di Avellino, la coda di volpe di Cantine dell’Angelo è il risultato della più recente e piccola parcella di Angelo Muto. Terza generazione di viticoltori, oggi uno dei migliori interpreti del territorio irpino, pratica una viticoltura a basso impatto ambientale, nel rispetto della natura e della salubrità del suolo.
Se si guarda alla Sardegna invece, la granazza bianca porta il nome di Giuseppe Sedilesu, la cui famiglia ha permesso di lanciare il nome di Mamoiada nel mondo, e continua a essere un punto di riferimento nella promozione del territorio. Alle etichette storiche, già da quest’anno, si aggiungono i vini che riportano i nomi dei singoli vigneti, come Ghirada Zi’ Spanu e Ghirada Murruzzone, con viti di oltre cinquant’anni.
Giovani vignaioli che guardano al futuro
Dopo un lungo girovagare oltreoceano, nel 2020 Mattia Scarbolo è tornato a Lauzacco per affiancare il papà Walter e la sorella Lara, che segue oggi la parte enologica. Con la sua attività, intende esprimere un carattere sottovalutato delle grave del Friuli, dando particolare attenzione al Pinot Grigio, e attuando pratiche sostenibili come l’inerbimento, grande sfida considerando il livello di umidità della zona.
Nell’alto Monferrato, tra Moasca e Canelli, Luca Amerio è il braccio e la mente di Tenuta Il Nespolo, che deve il nome all’albero piantato da nonno Giovanni negli anni Sessanta, ereditato poi dal papà Domenico, oggi di supporto in cantina. Vincitore del Premio al Giovane Vignaiolo di Slow Wine 2025, Luca ha dato nuova linfa alla realtà di famiglia, ed è attivo anche nell’Associazione EsCAMOtage, un collettivo di produttori impegnati nella valorizzazione del Moscato secco e non frizzante che si sono dati un disciplinare rigoroso. Leggi l’intervista completa
Sono trenta invece le candeline di attività della Cantina Adriano Marco e Vittorio, dove Michela Adriano, con prezioso ottimismo, è riuscita a cogliere il meglio di un’annata che ha messo tutti a dura prova, con la ripresa delle viti dopo la brutta grandinata del 2023 e la forza delle piante che hanno resistito alle malattie nel piovoso 2024, mostrando la solidità di una famiglia che non smette di guardare al futuro.
 
Il panorama vitivinicolo, femminile plurale
A discapito dell’età, Chiara Condello ha già quattordici vendemmie alle spalle, di cui dieci con la sua azienda. In questi anni ha dimostrato con caparbietà e competenza le sue capacità, che l’hanno resa un punto di riferimento non solo per Predappio e per la Romagna, ma per l’Italia vitivinicola intera.
A Monteforte d’Alpone, circa 25 chilometri a est di Verona, Federica Nardello e il fratello Daniele condividono una sfida: la conversione biologica nella regione del Soave. Insieme, hanno deciso di conservare le tradizioni vinicole del territorio, presentandole però in modo diverso, salvaguardando e valorizzando viti risalenti a 60 anni fa, come quelle del Monte Zoppega.
A Lonato del Garda, in provincia di Brescia, Giovanna Prandini è l’anima di Perla del Garda, nata all’inizio degli anni Duemila con una filosofia ben precisa: il vino si comincia a fare in vigna, rispondendo senza schemi fissi alle congiunture climatiche dell’annata con l’attenzione e la saggezza della tradizione contadina.
Le origini della famiglia Dei rimandano invece alla zona di Rapolano Terme, in provincia di Siena, dove la prima storica attività consisteva nell’estrazione e lavorazione del famoso travertino, di cui l’attuale cantina porta numerose tracce. Caterina Dei ha ereditato dal padre Glauco la passione di fare vino di qualità nel rispetto delle tradizioni e del territorio.
A San Gimignano, una visita a Montenidoli significa entrare in contatto con la cultura, l’energia e la passione di Elisabetta Fagiuoli, che con i suoi vini riesce a esprimere il potenziale dei singoli vigneti: vernaccia, trebbiano e malvasia nella parte mediana, e il sangiovese nelle terre più alte. Le vigne sono da sempre coltivate in biologico, o come ama dire Elisabetta, «secondo natura».
Nelle colline del Roero, una storia recente ma di grande successo è quella di Monica e Daniela Tibaldi, che quest’anno festeggiano i dieci anni dal debutto. Nonostante la gioventù, dal 2014 le sorelle sono riuscite quasi a raddoppiare la superficie vitata, ottenere la certificazione biologica, strutturare imprenditorialmente quella che era sempre stata una passione di famiglia e, nientemeno, a produrre vini di nitida impronta territoriale

La fiera gode del patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, del Comune di Bologna, della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna, e di Confcommercio Ascom Bologna. Con il supporto di ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Regione Emilia-Romagna e dell’Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna, FederBio e FIPE. In collaborazione con Amaroteca e ANADI – Associazione Nazionale Amaro d’Italia, Demeter, Drink Factory. Main partner Reale Mutua e WinterHalter. In kind partner sono Acqua S. Bernardo, Gruppo Asa, Bormioli Luigi, Decolab, Gai Macchine Imbottigliatrici, PEFC Italia, Pulltex e Gruppo Saida. Media partner sono Bar.it, Green Retail, Horecanews.it, I Grandi Vini, Italy Export, Luxury Food & Beverage Magazine, Premiata Salumeria Italiana, Radio Wellness, TecnAlimentaria Beverage Industry.

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Vino e Arte

Vino, arte e natura: Cannubi Path, il nuovo percorso artistico dedicato a Michele Chiarlo

Ottobre 9, 2024Ottobre 10, 2024admin

È dedicato a Michele Chiarlo il nuovo progetto artistico ideato dal Maestro Ugo Nespolo a Cannubi, il più celebre e prestigioso vigneto della denominazione Barolo, un percorso multisensoriale dove si sposano in un legame indissolubile i tre elementi: vino, arte e natura. 

La famiglia Chiarlo, tra le realtà più importanti del Piemonte enologico, ha inaugurato lo scorso martedì 8 ottobre il percorso artistico Cannubi Path, realizzato dal Maestro Ugo Nespolo e dedicato a Michele Chiarlo, dove arte e vino si uniscono e si fondono con l’armonia del paesaggio.
Celebrazione di un fruttuoso e ispirato sodalizio lungo oltre un decennio, il percorso sarà visitabile liberamente e aperto al pubblico tutto l’anno (ad eccezione dei giorni di vendemmia). Questa iniziativa rappresenta un’importante occasione per rendere Cannubi un patrimonio ancora più condiviso e condivisibile, un omaggio alla sua storicità e al suo valore.

“È una giornata speciale per noi, non solo perché inauguriamo il percorso di Cannubi dedicato a nostro padre Michele, ma anche perché stiamo portando avanti un sogno che dura da quasi 70 anni. Con il Maestro Nespolo al nostro fianco, stiamo dando vita a un progetto che invita tutti a immergersi nella cultura e nella passione che queste viti rappresentano”, afferma Stefano Chiarlo, enologo e co-titolare. “In questi decenni abbiamo messo insieme grandi vigne a Barolo, Barbaresco e nel Nizza. Le grandi vigne sono sempre state tutto per noi, ma a un certo punto abbiamo cominciato a guardarle con un occhio diverso. È successo precisamente nell’estate del 1996, durante una festa al tramonto a Cerequio. Allora il Palás era ancora una borgata diroccata, non c’era nulla, ma è stata la festa più bella che abbiamo mai fatto. Da lì l’idea: ci siamo resi conto che da queste grandi vigne non ci bastava più “solo” fare un grande vino, ma volevamo anche portarci la gente e condividerle con loro”, aggiunge Alberto Chiarlo, direttore marketing e vendite e co-titolare.

Il percorso artistico di Cannubi prende ispirazione nel suo concetto dall’Art Park La Court, il più grande museo a cielo aperto tra i vigneti del Monferrato, culla della Barbera e del Nizza, che vede esposte opere di grandi artisti, tra cui le sculture e le installazioni di Lele Luzzati, Ugo Nespolo, Giancarlo Ferraris e Chris Bangle, rari esempi italiani di land art tra i vigneti.

Tra i filari del più importante vigneto delle Langhe, Cannubi Path è una passeggiata tra natura e opere d’arte, un cammino tra le vigne che non è decorazione estetica ma un profondo, sentito omaggio ad un’amata collina, uno spazio di visita trasformato in un’esperienza multisensoriale e artistica. Attraverso installazioni tra i filari e nel ciabot, i visitatori possono immergersi nell’essenza del paesaggio e nella passione di chi lo coltiva. Questo progetto celebra la storicità vitivinicola del territorio e il suo valore culturale, consolidando il legame tra l’arte di Nespolo e la tradizione vitivinicola di Michele Chiarlo, sinergia che ha dato vita a progetti significativi, come l’Art Park La Court e l’etichetta per La Court Vignaveja Nizza DOCG Riserva.
Quest’ultima iniziativa si unisce alle altre novità 2024 che hanno visto la rappresentazione delle molteplici sfaccettature dell’universo Chiarlo, come lo Sky Bar & Lounge, inaugurato a giugno all’interno del resort Palás Cerequio di La Morra, nel cuore di uno dei cru più prestigiosi del Barolo, e la mostra “Nespolo & Chiarlo: dal 2010 arte in vigna”, allestita nel caveau del Barolo e visitabile fino alla fine dell’anno, dove si possono ammirare alcune delle opere più importanti di Ugo Nespolo e scoprire bozzetti inediti che raccontano la lunga collaborazione con Michele Chiarlo.

Cannubi nel cuore del Barolo è forse la collina più famosa d’Italia, storicamente è il più antico cru d’Italia, riconosciuto a partire dal 1752. Qui tutto è perfetto: altitudine, esposizione, suoli, giacitura e microclima regalano Barolo al vertice della denominazione.
Dal 1989, Michele Chiarlo possiede il vigneto nel cuore storico dei Cannubi (dove si trova il “ciabot”, ovvero l’antico capanno di Cannubi) in un’area di forte pendenza che, sotto la guida dell’Università svizzera di Changin, è stata terrazzata con ciglioni inerbiti. Un lavoro delicatissimo, che oggi garantisce l’integrità del terreno e combatte il dissesto idrogeologico. Le terrazze dei Cannubi, le prime ad essere realizzate all’interno dei cru di Langa, contribuiscono a migliorare l’esposizione dei grappoli e, congiuntamente ad un’attenzione maniacale per i vigneti, donano Barolo paradigmatici. Da questo vigneto nascono Cannubi Barolo DOCG Riserva e Cannubi Barolo DOCG riconosciuti per la loro eleganza e longevità.

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Degustando

Modena Champagne Experience 2024: l’evento più atteso di Ottobre

Ottobre 2, 2024Ottobre 2, 2024admin

Ritorna la settima edizione Modena Champagne Experience 2024, l’evento più atteso in Italia dedicato esclusivamente allo champagne il 20 e 21 ottobre a ModenaFiere dalle ore 10:00 alle ore 18:00.

Champagne Experience™ è promossa da Excellence srl SIDI – Associazione che riunisce ventuno tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini d’eccellenza – e che opera per promuovere e consolidare le buone pratiche della distribuzione a tutela della qualità e quindi del cliente.

Un’occasione unica per gli amanti dello champagne e dei prodotti di alta qualità, due giorni in cui saranno protagonisti grandi maison e piccoli vigneron con centinaia di etichette in degustazione tra i quali: Thiénot, Paul Bara, Bruno Paillard, Henri Giraud, Ayala, Marguet, Jacquesson, de Venoge, Pannier, Encry Veuve Blanche Estelle, Louis Roederer, De Sousa, Larmandier-Bernier, Palmer & Co, Paul Clouet, Charles Heidsieck, Leclerc Briant, Claude Cazals, Delamotte, Francis Boulard. E per approfondire la cultura dello champagne e incontrare i produttori francesi presenti.

Champagne Experience™ 2024 offre un’esperienza immersiva tra le esposizioni di prestigiosi produttori distribuiti in base alla loro appartenenza geografica, corrispondente alle diverse zone di produzione della Champagne (Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Côte des Blancs, Côte des Bar oltre alle Maison classiche riunite in una specifica area) per offrire al visitatore un viaggio sensoriale coinvolgente e un supporto culturale di alto livello.

Oltre alle degustazioni libere ci saranno 7 master class con vini di livello presentati da esperti di fama internazionale durante i due giorni dell’evento.
Per scoprire il calendario completo consultare la pagina Master Class 

Le Sponsor Class sono appuntamenti organizzati dai partner dell’evento per scoprire e degustare champagne ma anche prodotti d’eccellenza del territorio emiliano.

É possibile acquistare i biglietti di Champagne Experience™ 2024 sul sito https://www.champagneexperience.it/biglietteria/

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Degustando

Viaggi di gusto

Settembre 23, 2024Settembre 24, 2024admin

Insieme all’Associazione Artemide, Arte e Cultura vi conduciamo in diversi viaggi di gusto tra territori, persone, vite e sapori nei Campi Flegrei, attraverso le suggestive riprese video di Arturo Delogu. Una panoramica inedita tra i tesori enogastronomici di questa terra ardente, con uno sguardo approfondito sul mondo del vino, della gastronomia e dei suoi protagonisti. Un viaggio tra cantine, strutture ricettive e artigiani del gusto che ogni giorno lavorano con passione e amore, per custodire e valorizzare l’identità di questo territorio.

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Eventi e news

Benessere e sport tra i filari: a Borgo Conventi la palestra è in vigna.

Luglio 8, 2024Luglio 8, 2024admin

In Friuli sulle colline del Collio Goriziano, nella Tenuta Borgo Conventi lo sport si fa tra i vigneti.

Il verde è il colore della natura e dell’equilibrio, agisce sulla nostra psiche e stimola concentrazione e rilassamento. È il colore della spinta verso il benessere, aiuta il corpo e la mente a ritrovare calma e armonia. Da questa consapevolezza Villa Sandi, realtà italiana leader nel mondo del Prosecco, dopo il progetto di ‘Palestra in vigna’ nella Tenuta Crocetta del Montello ai piedi delle colline trevigiane, replica il successo del format anche in Friuli. Nella Tenuta Borgo Conventi tra le dolci colline del Collio e le acque smeraldo dell’Isonzo, terra vocata alla produzione di grandi vini bianchi, questa nuova iniziativa consente di fare sport in un contesto davvero singolare, per offrire agli appassionati di fitness outdoor la possibilità di stare a contatto con la natura e rigenerare corpo e spirito tra i filari.

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Eventi e news

SANA riparte da SANA Food: dal 23 al 25 febbraio 2025 il nuovo format di BolognaFiere insieme a Slow Wine Fair

Giugno 26, 2024Giugno 26, 2024admin
Doppio appuntamento a BolognaFiere per il 2025.
Sana Food con la sua nuova veste e la ricca proposta espositiva andrà in scena a febbraio 2025 in concomitanza con la quarta edizione di Slow Wine Fair, con cui condivide gli stessi valori di fondo e la filosofia.Il 2025 segna una svolta per SANA, lo storico evento che, in un percorso lungo 35 edizioni, si è imposto quale riferimento fieristico per il biologico e il naturale. A partire dalla 36° edizione, in programma a BolognaFiere dal 23 al 25 febbraio, SANA diventa fiera di canale e crea il format SANA Food, dedicato al mondo della sana alimentazione e ai temi di grande attualità, rilevanza sociale e ambientale che esso implica. SANA Food presenterà le soluzioni più interessanti e innovative per l’eating out of home, per aiutare le imprese del comparto food service/Horeca ad essere più in sintonia con le esigenze di un consumatore sempre più orientato verso prodotti salutari e di qualità.

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DegustandoWine Luxury

Diego Rivetti, un tesoro tra Langhe e Roero

Marzo 27, 2024Marzo 27, 2024admin

Quando pronunciamo la parola Langhe racchiudiamo in un suono luoghi, colori, profumi, paesaggi, tradizioni, emozioni, sapori.. Immergersi nelle Langhe significa percorrere un territorio che conferisce alla parola “conoscenza” una nuova dimensione, filtrando tutte le strade della percezione.

Ci inoltriamo nei paesaggi più incantevoli del Piemonte, simbolo dell’eccellenza enologica italiana e nel mondo dal 2014 patrimonio dell’UNESCO, in quei territori a cavallo tra le province di Cuneo e Asti confinante con il Monferrato e il Roero, tra i letti fluviali del Tanaro, del Belbo e la Bormida.

Dinanzi al nostro sguardo si apre un paesaggio intriso da verdi colline intensamente coltivate a vite, che si alternano dolcemente a distese di prati incantati, geometrie di filari perfette e linee essenziali circondano antichi borghi dal sapore antico, piccole cittadine ricche di storia e tradizione si arrampicano sulle rocce e le alture e, ancora, alberi maestosi che dominano le immense vallate.
In questo panorama poetico e affascinante ricco di storia e tradizioni, tra vigne incastonate in un contesto ambientale di grande biodiversità, caratterizzato da un clima vocato e da un ricco sottosuolo, si intrecciano storie di uomini e di terra, di chi con passione e dedizione custodisce tutela e valorizza un patrimonio antico e prezioso, scrigno di tesori naturali.

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Eventi e news

Dal suolo al calice: Slow Wine Fair 2024 dal 25 al 27 febbraio a Bologna

Febbraio 6, 2024Febbraio 6, 2024admin

Tre giorni dedicati al vino buono, pulito e giusto: la terza edizione di Slow Wine Fair, organizzata da BolognaFiere e SANA, Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, con la direzione artistica di Slow Food, torna a Bologna dal 25 al 27 febbraio 2024.

Un’edizione ricca di contenuti e un messaggio chiaro – il diritto per tutti ad un suolo ‘sano da bere’, ‘da coltivare’, ‘da abitare’ e ‘sano da vivere’. 

Più di 750 cantine, 4.000 etichette, Masterclass e convegni di livello.
Se, in soli due anni, Slow Wine Fair si è affermata come una delle fiere più rilevanti del panorama nazionale e internazionale, il merito è certamente anche degli espositori, la cui selezione comincia sette mesi prima del via ufficiale all’evento grazie al lavoro di una apposita commissione di cui fanno parte esperti italiani ed esteri, con un occhio di riguardo a chi produce in biologico e in biodinamico. Oltre all’Italia, i Paesi di provenienza vanno da quelli più ‘classici’, come Austria, Francia, Germania e Spagna, fino a territori meno conosciuti, quali Argentina, Cile, Georgia, Turchia, Australia e Cina.

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Degustando

Podere il Saliceto: ode al lambrusco

Novembre 7, 2023Novembre 7, 2023admin

..𝒆 𝒊𝒍 𝒃𝒖𝒐𝒏 𝒖𝒎𝒐𝒓𝒆 𝒓𝒊𝒔𝒗𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒊𝒏 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒄𝒐𝒓𝒆
𝒊𝒏 𝒇𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒊𝒏 𝒇𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒄𝒂𝒄𝒄𝒊 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒂𝒇𝒇𝒂𝒏𝒏𝒐
𝒆 𝒑𝒍𝒂𝒄𝒉𝒊 𝒊𝒈𝒏𝒊 𝒅𝒐𝒍𝒐𝒓𝒆,
𝑶 𝒃𝒂𝒍𝒔𝒂𝒎𝒐 𝒅𝒊𝒗𝒊𝒏 𝒅𝒊𝒎𝒎𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒆𝒊
𝒔𝒆 𝒊𝒍 𝒏𝒆𝒕𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒆’ 𝒕𝒖 𝒅𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒅𝒆𝒊 ?

“𝑶𝒅𝒆 𝒂𝒍 𝑳𝒂𝒎𝒃𝒓𝒖𝒔𝒄𝒐” è un poemetto del 1888 scritto da Luigi Bertelli, meglio noto come il Vamba, scrittore, redattore, e autore delle avventure del popolare personaggio d’inizio ‘900 Gian Burrasca.

Con questi versi vi conduco a 𝗖𝗮𝗺𝗽𝗼𝗴𝗮𝗹𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼 nella pianura modenese dove sorge l’azienda 𝗣𝗼𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗦𝗮𝗹𝗶𝗰𝗲𝘁𝗼, sulle sponde del fiume Secchia, a ridosso della zona naturalistica delle Casse di Espansione e dei Laghi Curiel.

Qui, tra cave di ghiaia colmate d’acqua, la rigogliosa vegetazione palustre, tra i campi, gli argini della pianura e le colline che salgono verso i boschi dell’Appennino, in tutti questi ecosistemi presenti si racchiude e si racconta l’anima del Lambrusco, simbolo di un vasto territorio.

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Eventi e news

Profumi, colori e territorio nei calici: a Roma l’edizione primaverile di VINI SELVAGGI

Marzo 5, 2023Marzo 6, 2023admin
Domenica 12 e lunedì 13 marzo 2023, torna a Roma “Vini Selvaggi”, fiera indipendente di vini naturali giunta alla sua quarta edizione. La manifestazione si svolgerà nella splendida cornice dello Spazio Novecento nel quartiere Eur, una location di 1000 mq con una bellissima terrazza panoramica, che ospiterà oltre 100 produttori artigianali di vini, sidri e birre a fermentazione spontanea, di cui 20 cantine internazionali. Questa edizione primaverile vedrà un mix di produttori provenienti da tutta Europa: Italia, Francia, Spagna, Slovenia, Germania, Polonia. Una degustazione con oltre 800 vini, tra gastronomia, dibattiti e musica.
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Vino e Arte

Architettura e vino, 15 meravigliose cantine da visitare in Italia

Novembre 8, 2022Luglio 8, 2024admin

Da anni ormai le cantine non sono più luoghi adibiti unicamente alla produzione e alla conservazione del vino. Trasformate in meravigliose opere firmate da prestigiosi nomi dell’architettura internazionale, sono diventate vere e proprie attrazioni turistiche, tese a identificare e comunicare i vini in esse prodotti e il territorio che questi vini caratterizza. Simboli iconici nei quali convergono creatività e ingegno, funzionalità e fruibilità, estetica e design, innovazione tecnologica e rispetto delle tematiche ambientali.

Dove il sole mediterraneo bacia la terra e addolcisce le uve, paesaggi bucolici costellati di vigneti avvolgono le cantine che fanno della produzione vinicola non solo un lavoro ma anche una missione culturale: quella di trasmettere i valori di saperi ancestrali, combinandoli con l’innovazione tecnologica e la promozione del territorio.

Da un’astronave interrata nel Chianti fiorentino ad una tartaruga nel cuore della campagna umbra, alla bolla di vetro sui colli piemontesi. Dalla Maremma alle Langhe passando per il Veneto e la Sicilia, il fenomeno delle cantine d’autore ha conquistato tante delle case vinicole del Bel Paese. 

In occasione della prossima Giornata Mondiale dell’Enoturismo, che avrà luogo il 13 novembre 2022 promossa da RECEVIN in collaborazione con le Associazioni nazionali delle Città del Vino europee, vi conduciamo in un viaggio virtuale tra alcuni capolavori di design.

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Vino e Arte

Canned Wine Co.: quando il vino in lattina diventa un’opera d’arte.

Settembre 5, 2022Settembre 5, 2022admin

Il vino in lattina è un fe­no­me­no ormai in espan­sio­ne da diversi anni, che ha con­qui­stato sempre più Paesi non solo ex­traeu­ro­pei come gli Stati Uniti o l’Au­stra­lia ma anche eu­ro­pei, rivolgendosi soprattutto ai consumatori più giovani. I nu­me­ri in termini di vendite cre­scono ogni anno, tanto da non po­ter­lo più de­fi­ni­re e ri­te­ne­re una moda pas­seg­ge­ra ma un vero e pro­prio trend.
I canned wines, rappresentano ormai non un packaging sostitutivo ma alternativo, capaci di ampliare le occasioni di consumo, coniugando stile, convivialità e innovazione.

L’ultima collezione di etichette di Canned Wine Co., tra le aziende leader del settore, nasce dalla collaborazione con la National Gallery con l’obiettivo di “cambiare la percezione” del vino in lattina attraverso il binomio perfetto tra vino e arte.

La National Gallery ha concesso in licenza opere d’arte di Vincent van Gogh, Paulus Theodorus van Brussel e Paul Gauguin per l’uso sulle lattine. Le opere d’arte sono state avvolte attorno alle etichette dei vini Grüner Veltliner, Grenache Rosé e Old Vine Garnacha di Canned Wine Co..

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DegustandoWine Luxury

Marco Carpineti tra terra cielo e mare, la voce di Cori.

Settembre 8, 2021Settembre 9, 2021admin

“Non lo so… se abbiamo ognuno il suo destino o se siamo tutti trasportati in giro per caso come da una brezza… ma io credo, può darsi le due cose, forse le due cose capitano nello stesso momento”.

Di sicuro qualcuno avrà già riconosciuto l’esclamazione di Tom Hanks in Forrest Gump, ecco mi piace immaginarlo così, che una leggera brezza marina dalla costa di Latina mi abbia guidato dolcemente fino alle colline di Cori, antica cittadina laziale risalente al IV secolo a.C., per perdermi da Marco Carpineti in un’atmosfera di magica convivialità tra terra, cielo e mare.

Alla ricerca e la scoperta di una realtà autentica, fatta di passione, di storia, di amore, legata alla terra e al clima, che ha nel vino uno dei suoi prodotti più sinceri, quell’idilliaco equilibrio tra armonia, bellezza e natura.

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Eventi e news

Il Ritorno della Florence Cocktail Week

Aprile 4, 2025Aprile 4, 2025admin

Ritorna in scena Florence Cocktail Week, da lunedì 7 a domenica 13 aprile, si accendono i riflettori sul mondo mixology, con più di 60 realtà protagoniste in un ricco programma, il tutto sotto la direzione di Paola Mencarelli.
FCW, Florence Cocktail Week torna per diffondere la cultura del bere consapevole e responsabile e valorizzare la miscelazione di qualità di tutta la Toscana nei migliori 60 Cocktail Bar e Bar d’Hotel di Firenze, una settimana di incontri e guest shift italiane e internazionali, momenti di approfondimento ed eventi per professionisti ed appassionati.

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🥂🖤 🐚 “𝘝𝘶𝘰𝘪 𝘴𝘢𝘱𝘦 🥂🖤
🐚 “𝘝𝘶𝘰𝘪 𝘴𝘢𝘱𝘦𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘰? “𝘈𝘷𝘷𝘪𝘤𝘪𝘯𝘢 𝘪𝘭 𝘵𝘶𝘰 𝘰𝘳𝘦𝘤𝘤𝘩𝘪𝘰 𝘢𝘭 𝘮𝘪𝘰. 𝘊𝘰𝘱𝘳𝘪 𝘭’𝘢𝘭𝘵𝘳𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘵𝘶𝘢 𝘮𝘢𝘯𝘰. 𝘗𝘦𝘯𝘴𝘢 𝘢 𝘮𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘴𝘦 𝘧𝘰𝘴𝘴𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘩𝘪𝘨𝘭𝘪𝘢. 𝘌𝘤𝘤𝘰, 𝘢𝘥𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘭𝘪 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘪 𝘮𝘪𝘦𝘪 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘪𝘦𝘳𝘪. 𝘏𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘪𝘭 𝘴𝘶𝘰𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘪𝘰’ 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘩𝘢𝘪 𝘮𝘢𝘪 𝘢𝘴𝘤𝘰𝘭𝘵𝘢𝘵𝘰.” 𝘍. 𝘊𝘢𝘳𝘢𝘮𝘢𝘨𝘯𝘢

🥂🖤
𝐋𝐚 𝐬𝐜𝐞𝐧𝐞 𝟐𝟎𝟏𝟗 • 𝐄𝐦𝐢𝐥𝐢𝐞𝐧 𝐀𝐥𝐥𝐨𝐮𝐜𝐡𝐞𝐫𝐲
𝟏𝟎𝟎% 𝐂𝐡𝐚𝐫𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚𝐲
𝐃𝐞𝐠𝐨𝐮𝐫𝐠𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭 𝟐𝟎𝟐𝟑

🌱La tenuta della famiglia Allouchery-Perseval si trova nel cuore della piccola Montagne de Reims con vigneti a Écueil e Ville-Dommange. Emilien è la quarta generazione della famiglia, viticoltore ed enologo, dopo esperienze all’estero torna per dedicarsi in prima persona ai suoi vigneti. Circa 8ha coltivati principalmente a Pinot Noir e Chardonnay, uno stile di produzione che concede libertà di espressione alle influenze specifiche del terroir sulle annate stesse, per ottenere vini unici, vivaci e comunicativi.
🥂🖤🥂🖤🥂
La Scène 2019 è uno Chardonnay in purezza ottenuto da uve di vecchie vigne piantate nel 1972 su terreni argilloso-sabbiosi e limosi.
Fermentazione in füt de chêne (80%) e anfora di arenaria (20%) e affina sui lieviti per almeno 10 mesi. Fermentazione malolattica parziale e nessun processo di filtrazione. Oltre 30 mesi sui lieviti prima del dégorgement e dosaggio di 1 g/l 
Produzione limitata di circa 2000 bottiglie.

🥂Un calice intenso e vibrante, con un eccezionale profilo aromatico, un interessante equilibrio tra sapori contrastanti: tra frutta fresca note tostate ed esuberanti sfumature di sale marino. Un sorso ampio e intenso con buona complessità e profondità..mentre scivola richiamando a un altro sorso..
Tra luce, frutta e freschezza
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🍷🍜 𝘽𝙧𝙞𝙜𝙞𝙙𝙖, 𝙪𝙣 𝙧𝙖𝙘𝙘𝙤𝙣𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙨𝙖𝙥𝙤𝙧𝙞 𝙚 𝙣𝙖𝙥𝙤𝙡𝙚𝙩𝙖𝙣𝙞𝙩𝙖’
Si dice che “La gastronomia è l’arte di usare il cibo per creare felicità”, e varcando la soglia di Brigida è impossibile non provare questa emozione.

Brigida Cucina Napoletana, nel cuore pulsante della città partenopea, è un’osteria contemporanea, un universo di sapori, colori e tradizioni che si intrecciano in un mosaico di piaceri culinari. È un viaggio nel passato, un racconto sussurrato tra gli aromi, qui non si aggiungono solo ingredienti, ma soprattutto un pizzico di memoria e una manciata di ricordi. 
Un press lunch con la regia di @dipuntostudio in un’autentica osteria di altri tempi, accogliente, familiare e rassicurante.
@brigidacucinanapoletana 
@gianluca_amoroso 
@dipuntostudio 
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🍾𝐂𝐡𝐚𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐞 𝐝𝐚𝐭𝐞 @champagneexperienceclubx 

🥂🖤🥂🖤🥂….
Un tuffo di grandi emozioni anche quest’anno per la settima edizione di Champagne Experience 2024 a ModenaFiere promosso e organizzato da @excellenceitalia Società Italiana Distributori e Importatori.
Modena capitale italiana dello champagne per due giorni di degustazioni, approfondimenti e masterclass con oltre 168 maison e più di 900 champagne.

🥂 Dalla Vallée della Marne alle Montagne de Reims, dalla Cote des Bar alla Cote de Blancs alle maison classiche…full immersion di degustazione
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🥂🖤 🥂🖤
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@champagnejeaunauxrobin 
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🖤🥂 𝘾𝙝𝙖𝙢𝙥𝙖𝙜𝙣𝙚 𝘿 🖤🥂
𝘾𝙝𝙖𝙢𝙥𝙖𝙜𝙣𝙚 𝘿𝙤𝙪𝙜𝙚 𝘿𝙪𝙤𝙙𝙚𝙘𝙞𝙢 𝙀𝙭𝙩𝙧𝙖 𝘽𝙧𝙪𝙩
“𝘗𝘦𝘳 𝘥𝘦𝘧𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘱𝘦𝘳 𝘴𝘤𝘦𝘭𝘵𝘢 𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘨𝘶𝘴𝘵𝘰”
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🍇 75% Pinot Noir 
25% Chardonnay 
Extra-Brut 0 G/L

🖤🥂🖤🥂
𝙋𝙧𝙚𝙣𝙙𝙞𝙩𝙞 𝙘𝙪𝙧𝙖 𝙙𝙞 𝙘𝙞𝙤’𝙘𝙝𝙚 𝙩𝙞 𝙞𝙡𝙡𝙪𝙢𝙞𝙣𝙖

🌱Un viaggio nel calice a Neuville-Sur-Seine nella Côte des Bar, questo villaggio del dipartimento dell’Aube meridionale è per lo più piantato a Pinot noir. I terreni sono marna kimmerigiana. L’azienda Champagne Douge oggi è guidata da Florent Douge e Katia Lazarotti, 12 appezzamenti separati dalla Senna, la maison è certificata “Viticulture Durable en Champagne” (VDC) e “Haute Valeur Environnementale” (HVE) in conversione per la viticoltura biologica. 
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🥂Un calice che esprime al naso sentori di frutta gialla, agrumi e note tostate. Un sorso coinvolgente, fresco e morbido, impreziosito da una graziosa tensione e una piacevole salinità.

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