Ritorna la settima edizione Modena Champagne Experience 2024, l’evento più atteso in Italia dedicato esclusivamente allo champagne il 20 e 21 ottobre a ModenaFiere dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Champagne Experience™ è promossa da Excellence srl SIDI – Associazione che riunisce ventuno tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini d’eccellenza – e che opera per promuovere e consolidare le buone pratiche della distribuzione a tutela della qualità e quindi del cliente.
Un’occasione unica per gli amanti dello champagne e dei prodotti di alta qualità, due giorni in cui saranno protagonisti grandi maison e piccoli vigneron con centinaia di etichette in degustazione tra i quali: Thiénot, Paul Bara, Bruno Paillard, Henri Giraud, Ayala, Marguet, Jacquesson, de Venoge, Pannier, Encry Veuve Blanche Estelle, Louis Roederer, De Sousa, Larmandier-Bernier, Palmer & Co, Paul Clouet, Charles Heidsieck, Leclerc Briant, Claude Cazals, Delamotte, Francis Boulard. E per approfondire la cultura dello champagne e incontrare i produttori francesi presenti.
Champagne Experience™ 2024 offre un’esperienza immersiva tra le esposizioni di prestigiosi produttori distribuiti in base alla loro appartenenza geografica, corrispondente alle diverse zone di produzione della Champagne (Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Côte des Blancs, Côte des Bar oltre alle Maison classiche riunite in una specifica area) per offrire al visitatore un viaggio sensoriale coinvolgente e un supporto culturale di alto livello.
Oltre alle degustazioni libere ci saranno 7 master class con vini di livello presentati da esperti di fama internazionale durante i due giorni dell’evento.
Per scoprire il calendario completo consultare la pagina Master Class
Le Sponsor Class sono appuntamenti organizzati dai partner dell’evento per scoprire e degustare champagne ma anche prodotti d’eccellenza del territorio emiliano.
É possibile acquistare i biglietti di Champagne Experience™ 2024 sul sito https://www.champagneexperience.it/biglietteria/
Insieme all’Associazione Artemide, Arte e Cultura vi conduciamo in diversi viaggi di gusto tra territori, persone, vite e sapori nei Campi Flegrei, attraverso le suggestive riprese video di Arturo Delogu. Una panoramica inedita tra i tesori enogastronomici di questa terra ardente, con uno sguardo approfondito sul mondo del vino, della gastronomia e dei suoi protagonisti. Un viaggio tra cantine, strutture ricettive e artigiani del gusto che ogni giorno lavorano con passione e amore, per custodire e valorizzare l’identità di questo territorio.
In Friuli sulle colline del Collio Goriziano, nella Tenuta Borgo Conventi lo sport si fa tra i vigneti.
Il verde è il colore della natura e dell’equilibrio, agisce sulla nostra psiche e stimola concentrazione e rilassamento. È il colore della spinta verso il benessere, aiuta il corpo e la mente a ritrovare calma e armonia. Da questa consapevolezza Villa Sandi, realtà italiana leader nel mondo del Prosecco, dopo il progetto di ‘Palestra in vigna’ nella Tenuta Crocetta del Montello ai piedi delle colline trevigiane, replica il successo del format anche in Friuli. Nella Tenuta Borgo Conventi tra le dolci colline del Collio e le acque smeraldo dell’Isonzo, terra vocata alla produzione di grandi vini bianchi, questa nuova iniziativa consente di fare sport in un contesto davvero singolare, per offrire agli appassionati di fitness outdoor la possibilità di stare a contatto con la natura e rigenerare corpo e spirito tra i filari.
Quando pronunciamo la parola Langhe racchiudiamo in un suono luoghi, colori, profumi, paesaggi, tradizioni, emozioni, sapori.. Immergersi nelle Langhe significa percorrere un territorio che conferisce alla parola “conoscenza” una nuova dimensione, filtrando tutte le strade della percezione.
Ci inoltriamo nei paesaggi più incantevoli del Piemonte, simbolo dell’eccellenza enologica italiana e nel mondo dal 2014 patrimonio dell’UNESCO, in quei territori a cavallo tra le province di Cuneo e Asti confinante con il Monferrato e il Roero, tra i letti fluviali del Tanaro, del Belbo e la Bormida.
Dinanzi al nostro sguardo si apre un paesaggio intriso da verdi colline intensamente coltivate a vite, che si alternano dolcemente a distese di prati incantati, geometrie di filari perfette e linee essenziali circondano antichi borghi dal sapore antico, piccole cittadine ricche di storia e tradizione si arrampicano sulle rocce e le alture e, ancora, alberi maestosi che dominano le immense vallate.
In questo panorama poetico e affascinante ricco di storia e tradizioni, tra vigne incastonate in un contesto ambientale di grande biodiversità, caratterizzato da un clima vocato e da un ricco sottosuolo, si intrecciano storie di uomini e di terra, di chi con passione e dedizione custodisce tutela e valorizza un patrimonio antico e prezioso, scrigno di tesori naturali.
Tre giorni dedicati al vino buono, pulito e giusto: la terza edizione di Slow Wine Fair, organizzata da BolognaFiere e SANA, Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, con la direzione artistica di Slow Food, torna a Bologna dal 25 al 27 febbraio 2024.
Un’edizione ricca di contenuti e un messaggio chiaro – il diritto per tutti ad un suolo ‘sano da bere’, ‘da coltivare’, ‘da abitare’ e ‘sano da vivere’.
Più di 750 cantine, 4.000 etichette, Masterclass e convegni di livello.
Se, in soli due anni, Slow Wine Fair si è affermata come una delle fiere più rilevanti del panorama nazionale e internazionale, il merito è certamente anche degli espositori, la cui selezione comincia sette mesi prima del via ufficiale all’evento grazie al lavoro di una apposita commissione di cui fanno parte esperti italiani ed esteri, con un occhio di riguardo a chi produce in biologico e in biodinamico. Oltre all’Italia, i Paesi di provenienza vanno da quelli più ‘classici’, come Austria, Francia, Germania e Spagna, fino a territori meno conosciuti, quali Argentina, Cile, Georgia, Turchia, Australia e Cina.
..𝒆 𝒊𝒍 𝒃𝒖𝒐𝒏 𝒖𝒎𝒐𝒓𝒆 𝒓𝒊𝒔𝒗𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒊𝒏 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒄𝒐𝒓𝒆
𝒊𝒏 𝒇𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒊𝒏 𝒇𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒄𝒂𝒄𝒄𝒊 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒂𝒇𝒇𝒂𝒏𝒏𝒐
𝒆 𝒑𝒍𝒂𝒄𝒉𝒊 𝒊𝒈𝒏𝒊 𝒅𝒐𝒍𝒐𝒓𝒆,
𝑶 𝒃𝒂𝒍𝒔𝒂𝒎𝒐 𝒅𝒊𝒗𝒊𝒏 𝒅𝒊𝒎𝒎𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒆𝒊
𝒔𝒆 𝒊𝒍 𝒏𝒆𝒕𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒆’ 𝒕𝒖 𝒅𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒅𝒆𝒊 ?
“𝑶𝒅𝒆 𝒂𝒍 𝑳𝒂𝒎𝒃𝒓𝒖𝒔𝒄𝒐” è un poemetto del 1888 scritto da Luigi Bertelli, meglio noto come il Vamba, scrittore, redattore, e autore delle avventure del popolare personaggio d’inizio ‘900 Gian Burrasca.
Con questi versi vi conduco a 𝗖𝗮𝗺𝗽𝗼𝗴𝗮𝗹𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼 nella pianura modenese dove sorge l’azienda 𝗣𝗼𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗦𝗮𝗹𝗶𝗰𝗲𝘁𝗼, sulle sponde del fiume Secchia, a ridosso della zona naturalistica delle Casse di Espansione e dei Laghi Curiel.
Qui, tra cave di ghiaia colmate d’acqua, la rigogliosa vegetazione palustre, tra i campi, gli argini della pianura e le colline che salgono verso i boschi dell’Appennino, in tutti questi ecosistemi presenti si racchiude e si racconta l’anima del Lambrusco, simbolo di un vasto territorio.
Da anni ormai le cantine non sono più luoghi adibiti unicamente alla produzione e alla conservazione del vino. Trasformate in meravigliose opere firmate da prestigiosi nomi dell’architettura internazionale, sono diventate vere e proprie attrazioni turistiche, tese a identificare e comunicare i vini in esse prodotti e il territorio che questi vini caratterizza. Simboli iconici nei quali convergono creatività e ingegno, funzionalità e fruibilità, estetica e design, innovazione tecnologica e rispetto delle tematiche ambientali.
Dove il sole mediterraneo bacia la terra e addolcisce le uve, paesaggi bucolici costellati di vigneti avvolgono le cantine che fanno della produzione vinicola non solo un lavoro ma anche una missione culturale: quella di trasmettere i valori di saperi ancestrali, combinandoli con l’innovazione tecnologica e la promozione del territorio.
Da un’astronave interrata nel Chianti fiorentino ad una tartaruga nel cuore della campagna umbra, alla bolla di vetro sui colli piemontesi. Dalla Maremma alle Langhe passando per il Veneto e la Sicilia, il fenomeno delle cantine d’autore ha conquistato tante delle case vinicole del Bel Paese.
In occasione della prossima Giornata Mondiale dell’Enoturismo, che avrà luogo il 13 novembre 2022 promossa da RECEVIN in collaborazione con le Associazioni nazionali delle Città del Vino europee, vi conduciamo in un viaggio virtuale tra alcuni capolavori di design.
Il vino in lattina è un fenomeno ormai in espansione da diversi anni, che ha conquistato sempre più Paesi non solo extraeuropei come gli Stati Uniti o l’Australia ma anche europei, rivolgendosi soprattutto ai consumatori più giovani. I numeri in termini di vendite crescono ogni anno, tanto da non poterlo più definire e ritenere una moda passeggera ma un vero e proprio trend.
I canned wines, rappresentano ormai non un packaging sostitutivo ma alternativo, capaci di ampliare le occasioni di consumo, coniugando stile, convivialità e innovazione.
L’ultima collezione di etichette di Canned Wine Co., tra le aziende leader del settore, nasce dalla collaborazione con la National Gallery con l’obiettivo di “cambiare la percezione” del vino in lattina attraverso il binomio perfetto tra vino e arte.
La National Gallery ha concesso in licenza opere d’arte di Vincent van Gogh, Paulus Theodorus van Brussel e Paul Gauguin per l’uso sulle lattine. Le opere d’arte sono state avvolte attorno alle etichette dei vini Grüner Veltliner, Grenache Rosé e Old Vine Garnacha di Canned Wine Co..
“Non lo so… se abbiamo ognuno il suo destino o se siamo tutti trasportati in giro per caso come da una brezza… ma io credo, può darsi le due cose, forse le due cose capitano nello stesso momento”.
Di sicuro qualcuno avrà già riconosciuto l’esclamazione di Tom Hanks in Forrest Gump, ecco mi piace immaginarlo così, che una leggera brezza marina dalla costa di Latina mi abbia guidato dolcemente fino alle colline di Cori, antica cittadina laziale risalente al IV secolo a.C., per perdermi da Marco Carpineti in un’atmosfera di magica convivialità tra terra, cielo e mare.
Alla ricerca e la scoperta di una realtà autentica, fatta di passione, di storia, di amore, legata alla terra e al clima, che ha nel vino uno dei suoi prodotti più sinceri, quell’idilliaco equilibrio tra armonia, bellezza e natura.
Una preziosa cuvée di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot, varietà che anno dopo anno si uniscono in percentuali diverse, raccontando all’unisono l’annata e il terroir di Ornellaia.
Il 2020 ha saputo trasmettere al vino le giuste caratteristiche di ogni vitigno in perfetto rapporto e per questo Axel Heinz, Direttore di Tenuta, ha individuato in La Proporzione il carattere per ritrarre il nuovo Ornellaia Bolgheri Rosso Superiore Doc. L’annata è stata caratterizzata da freddo e pioggia alternati a lunghi periodi di siccità e caldo. Chiave di volta, dopo un’estate quasi perfetta, è stato un abbassamento della temperatura a fine settembre, che ha portato a vini di grande finezza e ricchezza aromatica.
Come racconta Olga Fusari, Enologa
“ Ornellaia 2020 è ben strutturato e vibrante, riempie il palato con la sua trama tannica densa ed elegante e sul finale è persistente e lascia una splendida freschezza”.
Con l’annata 2020 inoltre, Vendemmia d’Artista, il progetto che celebra il carattere unico di ogni annata attraverso l’interpretazione di un artista, giunge alla sua 15ª edizione. Nata con la vendemmia 2006, per sostenere iniziative benefiche e culturali, dal 2019 i proventi raccolti sono destinati alla fondazione Solomon R. Guggenheim per il programma Mind’s Eye che aiuta le persone non vedenti o ipovedenti a sperimentare l’arte attraverso l’utilizzo di tutti i sensi.