Condivisione e rete, questa la filosofia e l’obiettivo comune dei VAC – Vignaioli Artigiani di Cosenza – ormai pronti a ufficializzare la loro presenza sul territorio calabrese e ad entrare a pieno titolo nel panorama vitivinicolo italiano.
Giovedì 24 giugno a partire dalle ore 17.30, presso l’Azienda Agricola Rocca Brettia, in località Donnici (Cosenza) si terrà la loro prima conferenza stampa nel pieno del rispetto delle normative anti-Covid, dal titolo: “L’identità inespressa. Il Vino dell’Alt(r)a Calabria tra ambizioni e promesse mancate”.
Su questo tema dopo mesi di intenso lavoro e coordinazione interna, sarà incentrata la Tavola Rotonda organizzata per la giornata di presentazione ufficiale.
Ne abbiamo parlato in una diretta instagram con L’Antico Fienile Belmonte, realtà aziendale di Altomonte (CS), condotta da Simona Belmonte e Luigi Perrone, proiettata alla realizzazione artigianale di vino e olio attraverso la ripresa di vitigni autoctoni; e che ufficializzerà la sua presenza proprio con l’associazione, e con Eugenio Muzzillo, Presidente dei VAC e titolare dell’Azienda Agricola Terre del Gufo.
La natura non ha fretta, eppure tutto si realizza, scriveva il vecchio saggio Lao Tzu
Il giusto aforisma per descrivere una terra che profuma ancora di valori autentici, genuini e veri.
Quella terra che i coloni greci, denominarono Enotria identificandola nella parte più meridionale della nostra penisola, mettendola proprio in relazione con il (οἶνος) vino. ‘Terra del vino’, un’area di antica concezione geografica, una volta circoscritta al calabrese, oggi ritenuta estesa dal Pollino, a nord lungo tutta la costa tirrenica per poi abbracciare la zona interna ad est dell’Appennino fino al Vulture e poi di nuovo giù verso lo Jonio lucano.
Voglio raccontarvi di questa terra che amo da sempre, una terra a cui sono legata fin dalla mia nascita, una terra dove vive un pezzo del mio cuore…la mia seconda casa. La Calabria
In California dalle parti di Calistoga, nella contea di Napa Valley c’è il più stravagante distributore di benzina del mondo. Qui tutto sembra in ordine, ma in realtà dalle pompe, al posto della benzina, esce il vino!
Si chiama Tank Garage Winery ed è un’azienda vinicola ospitata in una vecchia stazione di rifornimento degli anni ‘30. Il proprietario James Harder si è specializzato in viticoltura subito dopo il college, cominciando da subito la sua carriera vinicola, acquistando un vigneto di 11 acri su Silverado Trail, dando vita alla James Cole Winery nella Bay Area insieme alla moglie Colleen.
”Grande è la fortuna di colui che possiede una bottiglia, un libro e un buon amico”.
Potrebbe essere la ricetta della felicità, o della buona fortuna, e non solo per Molière, al quale queste parole sono attribuite. Ma di sicuro è l’obiettivo raggiunto dal progetto Librottiglia per dar vita ad un’esperienza eno-letteraria da degustare.
Concepito e realizzato dall’agenzia Reverse Innovation insieme all’azienda vinicola Matteo Correggia, e distribuiti da Pellegrini S.p.A, Librottiglia è l’incontro tra la degustazione di vini d’eccellenza e il piacere della lettura. Sei vini protagonisti, per trasformare la degustazione in un’esperienza letteraria, basata sul perfetto equilibrio tra le suggestioni sensoriali e gli scenari immaginati nei racconti.
Da Verona la neonata cantina Zai lancia sul mercato la sua nuova linea di “canned wine” o, più semplicemente, vino in lattina.
Sulla scia di una tendenza sempre più diffusa, soprattutto nel Nord America e in alcuni Paesi dell’Europa continentale, il vino in lattina è un “trend” che divampa soprattutto tra i più giovani, che possono soddisfare il desiderio di un calice senza essere costretti ad aprire una bottiglia.
ZAI – acronimo di Zona Altamente Innovativa, così come è stata ribattezzata la storica Zona Artigianale Industriale di Verona in cui l’azienda ha avuto origine – è una cantina urbana proiettata verso un futuro sempre più biologico.
“Arte è quando la mano, la testa, e il cuore dell’uomo vanno insieme” John Ruskin
Ocone Bozzovich Bianco IGT Beneventano è l’incontro tra bellezza, eleganza e raffinatezza, in grado sempre di suscitare sensazioni uniche.
Un blend tutto campano, 50% Falanghina, 30% Fiano, 20% Greco. Siamo nell’area più classica del Sannio nel comune di Ponte, a celebrare quel connubio perfetto tra arte e vino. L’azienda vitivinicola “Ocone” vanta una tradizione più che secolare, e da sempre persegue una filosofia volta a valorizzare le più caratterizzanti peculiarità del territorio.
Ancora una volta un connubio di pregio tra l’arte e il vino italiano. Giunge alla quarta edizione il tradizionale appuntamento con una nuova etichetta d’autore per La Pettegola, l’iconico Vermentino della famosa cantina toscana Banfi. Un legame con l’immagine visiva che cresce e si rafforza, di anno in anno, grazie a diverse collaborazioni con artisti e designer di fama internazionale.
Quest’anno a disegnare la nuova veste, per la Limited Edition 2021 de La pettegola (solo 15.000 bottiglie) per la prima volta la firma di una donna, Elena Salmistraro.
Designer e artista, vive e lavora a Milano. Laureata al Politecnico di Milano, nel 2009 fonda il proprio studio, collabora come designer e illustratrice con molte aziende dell’industria creativa. Nel 2017 vince il premio Salone del Mobile Milano Award come Miglior designer esordiente. Dal 2107, il Ministero degli Affari Esteri, la nomina ambasciatrice del design italiano nel mondo. Nel 2018 viene nominata Ambasciatrice di Brera Design District.
Una lettura poetica e armoniosa, l’attenzione al dettaglio, l’equilibrio delle forme, gli accordi cromatici caratterizzano le sue creazioni, perfetta commistione tra arte e design. La ricerca del linguaggio espressivo dell’oggetto, che può fascinare le persone evocando emozioni, è una priorità del suo lavoro.
La Pettegola potrebbe condurci subito con l’immaginazione a quell’amica più ficcanaso che tutti noi abbiamo, ma no. La pettegola è un elegante uccellino limicolo migratore che vive lungo la costa della Maremma.
Ed è proprio su questa ambivalenza del significato del nome del Vermentino Banfi che Elena Salmistraro gioca per realizzare e reinterpretare l’etichetta:
“la Pettegola per Banfi è il nome spiritoso e divertente di un uccellino, tipico della costa toscana, che ho immaginato essere furbo e canterino. Per questo mi sono divertita a raffigurare una ragazza giovane e colorata ma dall’aspetto riflessivo, completamente immersa nell’ascoltare il canto allegro e festoso della Pettegola. I colori vivaci e le forme rigide, tutti elementi tipici del mio linguaggio artistico, esaltano l’atmosfera gioviale e di convivialità che caratterizza il gioioso momento del brindisi, reso ancor più spensierato grazie al cinguettio del vivace uccellino. Il canto della Pettegola diventa così la colonna sonora perfetta per trascorrere un’allegra serata in compagnia mentre si gusta un calice del vino che porta il suo nome”.
𝐑 R𝐡𝐢𝐧𝐨 Chenin Blanc 2019 – 𝐓𝐔𝐒𝐒𝐎𝐂𝐊 𝐉𝐔𝐌𝐏𝐄𝐑
100% da uve Chenin Blanc
Tussock Jumper è un marchio di vini una simpatica mandria di animaletti, creato dalla passione condivisa di specialisti del vino di undici paesi diversi. Il loro tratto distintivo che li rende davvero unici è che tutti i vini vengono imbottigliati nello stesso luogo in cui vengono coltivate le uve.
Fleur de Miraval è un ambizioso progetto nato dal connubio della (ex) coppia Brad Pitt e Angelina Jolie e la famiglia Perrin, che insieme avevano già avvicinato il mondo del vino a quello delle arti con Miraval Côtes de Provence Rosé nel 2012.
Ad apportare le sue conoscenze e l’esperienza, si è unito al gruppo l’appassionato Rodolphe Péters, proprietario della Maison Pierre Péters, con radici nello Champagne da ben sei generazioni, e produttrice a Le Mesnil-sur-Oger dal 1919.
Fleur de Miraval Exclusivement Rosé non è il solito “vino delle celebrità” ma una vera e propria creazione d’arte che mette insieme esperienza, abilità e passione. Dopo cinque anni di studi, ricerca e degustazioni svolte nel più grande segreto