“Non lo so… se abbiamo ognuno il suo destino o se siamo tutti trasportati in giro per caso come da una brezza… ma io credo, può darsi le due cose, forse le due cose capitano nello stesso momento”.
Di sicuro qualcuno avrà già riconosciuto l’esclamazione di Tom Hanks in Forrest Gump, ecco mi piace immaginarlo così, che una leggera brezza marina dalla costa di Latina mi abbia guidato dolcemente fino alle colline di Cori, antica cittadina laziale risalente al IV secolo a.C., per perdermi da Marco Carpineti in un’atmosfera di magica convivialità tra terra, cielo e mare.
Alla ricerca e la scoperta di una realtà autentica, fatta di passione, di storia, di amore, legata alla terra e al clima, che ha nel vino uno dei suoi prodotti più sinceri, quell’idilliaco equilibrio tra armonia, bellezza e natura.
Giunge alla sua dodicesima edizione “Calici sotto le Stelle” l’evento cult della Riviera dei Cedri, tradizionale appuntamento estivo alla scoperta del buon vino delle terre di Calabria, tra storia e cultura.
La manifestazione ideata dall’Associazione Culturale Cerillae insieme all’Amministrazione Comunale di Diamante, che con grande disponibilità sposa pienamente l’intero progetto e ne garantisce il suo patrocinio, avrà luogo nell’area archeologica di Cirella, nella stupenda e suggestiva cornice del Monastero dei Minimi di Cirella, martedì 10 agosto alle ore 20:30.
Le attività dell’Associazione volte alla valorizzazione del patrimonio storico-archeologico ed alla promozione della cultura vitivinicola territoriale ed extraterritoriale, si concretizzeranno inoltre nella pubblicazione di un ricco opuscolo sulla storia ultramillenaria di Cirella con un approfondimento interamente riservato alla coltivazione del vitigno Adduraca ed al Chiarello di Cirella, l’antico e nobile vino, famoso nelle corti rinascimentali che, con molta probabilità, si ricavava proprio dalla pigiatura e fermentazione di quest’uva, patrimonio della parte nordoccidentale della Calabria.
La nuova rivista informativa conserverà il titolo “Cirella un paese, una storia” ma si arricchisce di tematiche nuove e grazie ad un elaborato lavoro di grafica professionale, sarà dotata di contenuti fotografici moderni, di grande impatto visivo che certamente invoglieranno i visitatori ad una conoscenza più approfondita del territorio, soprattutto da un punto di vista storico-archeologico.
L’evento che ha oramai una vastissima risonanza turistico-culturale vedrà, tra gli altri, l’importante partecipazione dell’On. Francesco Battistoni, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Politiche Agricole. Saranno parte attiva della serata, come sempre, tutte le cantine storiche di Calici Sotto le Stelle e l’Associazione Italiana Sommelier Calabria, che da dodici anni collaborano al tradizionale evento estivo dell’Alto Tirreno Cosentino.
Per partecipare alla manifestazione organizzata nel rispetto di tutte le normative nazionali e locali in materia di prevenzione del contagio da Covid-19 sarà necessario effettuare preventiva prenotazione dal 27 luglio al 7 agosto sul sito www.calicisottolestelle.it
Non vi resta che cliccare per poter vivere e gustare un’indimenticabile notte di San Lorenzo con la XII edizione di “Calici Sotto Le Stelle” con il brindisi più atteso dell’estate.
Le cantine partecipanti:
LA CASA DEL CHIARELLO Cirella (CS)
VERBICARO VITI E VINI Verbicaro (CS)
FERROCINTO Castrovillari (CS)
L’ANTICO FIENILE BELMONTE Altomonte (CS)
CANTINE CAMPOVERDE Castrovillari (CS)
GIRALDI & GIRALDI Rende (CS)
LIBRANDI Cirò Marina (CR)
CANTINE ELISIUM Borgo Partenope (CS)
DONNA GRAZIA San Giuseppe Vesuviano (NA)
TENUTA CELIMARRO Castrovillari (CS)
CASA VINICOLA GIALDINO Morano Calabro (CS)
SOC. COOP. CIAVOLA NERA San Marco Argentano (CS)
AZIENDA VINICOLA MANNA Cosenza (CS)
VITICOLTORI DI VERBICARO Verbicaro (CS)
Condivisione e rete, questa la filosofia e l’obiettivo comune dei VAC – Vignaioli Artigiani di Cosenza – ormai pronti a ufficializzare la loro presenza sul territorio calabrese e ad entrare a pieno titolo nel panorama vitivinicolo italiano.
Giovedì 24 giugno a partire dalle ore 17.30, presso l’Azienda Agricola Rocca Brettia, in località Donnici (Cosenza) si terrà la loro prima conferenza stampa nel pieno del rispetto delle normative anti-Covid, dal titolo: “L’identità inespressa. Il Vino dell’Alt(r)a Calabria tra ambizioni e promesse mancate”.
Su questo tema dopo mesi di intenso lavoro e coordinazione interna, sarà incentrata la Tavola Rotonda organizzata per la giornata di presentazione ufficiale.
Ne abbiamo parlato in una diretta instagram con L’Antico Fienile Belmonte, realtà aziendale di Altomonte (CS), condotta da Simona Belmonte e Luigi Perrone, proiettata alla realizzazione artigianale di vino e olio attraverso la ripresa di vitigni autoctoni; e che ufficializzerà la sua presenza proprio con l’associazione, e con Eugenio Muzzillo, Presidente dei VAC e titolare dell’Azienda Agricola Terre del Gufo.
La natura non ha fretta, eppure tutto si realizza, scriveva il vecchio saggio Lao Tzu
Il giusto aforisma per descrivere una terra che profuma ancora di valori autentici, genuini e veri.
Quella terra che i coloni greci, denominarono Enotria identificandola nella parte più meridionale della nostra penisola, mettendola proprio in relazione con il (οἶνος) vino. ‘Terra del vino’, un’area di antica concezione geografica, una volta circoscritta al calabrese, oggi ritenuta estesa dal Pollino, a nord lungo tutta la costa tirrenica per poi abbracciare la zona interna ad est dell’Appennino fino al Vulture e poi di nuovo giù verso lo Jonio lucano.
Voglio raccontarvi di questa terra che amo da sempre, una terra a cui sono legata fin dalla mia nascita, una terra dove vive un pezzo del mio cuore…la mia seconda casa. La Calabria
In California dalle parti di Calistoga, nella contea di Napa Valley c’è il più stravagante distributore di benzina del mondo. Qui tutto sembra in ordine, ma in realtà dalle pompe, al posto della benzina, esce il vino!
Si chiama Tank Garage Winery ed è un’azienda vinicola ospitata in una vecchia stazione di rifornimento degli anni ‘30. Il proprietario James Harder si è specializzato in viticoltura subito dopo il college, cominciando da subito la sua carriera vinicola, acquistando un vigneto di 11 acri su Silverado Trail, dando vita alla James Cole Winery nella Bay Area insieme alla moglie Colleen.
”Grande è la fortuna di colui che possiede una bottiglia, un libro e un buon amico”.
Potrebbe essere la ricetta della felicità, o della buona fortuna, e non solo per Molière, al quale queste parole sono attribuite. Ma di sicuro è l’obiettivo raggiunto dal progetto Librottiglia per dar vita ad un’esperienza eno-letteraria da degustare.
Concepito e realizzato dall’agenzia Reverse Innovation insieme all’azienda vinicola Matteo Correggia, e distribuiti da Pellegrini S.p.A, Librottiglia è l’incontro tra la degustazione di vini d’eccellenza e il piacere della lettura. Sei vini protagonisti, per trasformare la degustazione in un’esperienza letteraria, basata sul perfetto equilibrio tra le suggestioni sensoriali e gli scenari immaginati nei racconti.
Da Verona la neonata cantina Zai lancia sul mercato la sua nuova linea di “canned wine” o, più semplicemente, vino in lattina.
Sulla scia di una tendenza sempre più diffusa, soprattutto nel Nord America e in alcuni Paesi dell’Europa continentale, il vino in lattina è un “trend” che divampa soprattutto tra i più giovani, che possono soddisfare il desiderio di un calice senza essere costretti ad aprire una bottiglia.
ZAI – acronimo di Zona Altamente Innovativa, così come è stata ribattezzata la storica Zona Artigianale Industriale di Verona in cui l’azienda ha avuto origine – è una cantina urbana proiettata verso un futuro sempre più biologico.
“Arte è quando la mano, la testa, e il cuore dell’uomo vanno insieme” John Ruskin
Ocone Bozzovich Bianco IGT Beneventano è l’incontro tra bellezza, eleganza e raffinatezza, in grado sempre di suscitare sensazioni uniche.
Un blend tutto campano, 50% Falanghina, 30% Fiano, 20% Greco. Siamo nell’area più classica del Sannio nel comune di Ponte, a celebrare quel connubio perfetto tra arte e vino. L’azienda vitivinicola “Ocone” vanta una tradizione più che secolare, e da sempre persegue una filosofia volta a valorizzare le più caratterizzanti peculiarità del territorio.
Ancora una volta un connubio di pregio tra l’arte e il vino italiano. Giunge alla quarta edizione il tradizionale appuntamento con una nuova etichetta d’autore per La Pettegola, l’iconico Vermentino della famosa cantina toscana Banfi. Un legame con l’immagine visiva che cresce e si rafforza, di anno in anno, grazie a diverse collaborazioni con artisti e designer di fama internazionale.
Quest’anno a disegnare la nuova veste, per la Limited Edition 2021 de La pettegola (solo 15.000 bottiglie) per la prima volta la firma di una donna, Elena Salmistraro.
Designer e artista, vive e lavora a Milano. Laureata al Politecnico di Milano, nel 2009 fonda il proprio studio, collabora come designer e illustratrice con molte aziende dell’industria creativa. Nel 2017 vince il premio Salone del Mobile Milano Award come Miglior designer esordiente. Dal 2107, il Ministero degli Affari Esteri, la nomina ambasciatrice del design italiano nel mondo. Nel 2018 viene nominata Ambasciatrice di Brera Design District.
Una lettura poetica e armoniosa, l’attenzione al dettaglio, l’equilibrio delle forme, gli accordi cromatici caratterizzano le sue creazioni, perfetta commistione tra arte e design. La ricerca del linguaggio espressivo dell’oggetto, che può fascinare le persone evocando emozioni, è una priorità del suo lavoro.
La Pettegola potrebbe condurci subito con l’immaginazione a quell’amica più ficcanaso che tutti noi abbiamo, ma no. La pettegola è un elegante uccellino limicolo migratore che vive lungo la costa della Maremma.
Ed è proprio su questa ambivalenza del significato del nome del Vermentino Banfi che Elena Salmistraro gioca per realizzare e reinterpretare l’etichetta:
“la Pettegola per Banfi è il nome spiritoso e divertente di un uccellino, tipico della costa toscana, che ho immaginato essere furbo e canterino. Per questo mi sono divertita a raffigurare una ragazza giovane e colorata ma dall’aspetto riflessivo, completamente immersa nell’ascoltare il canto allegro e festoso della Pettegola. I colori vivaci e le forme rigide, tutti elementi tipici del mio linguaggio artistico, esaltano l’atmosfera gioviale e di convivialità che caratterizza il gioioso momento del brindisi, reso ancor più spensierato grazie al cinguettio del vivace uccellino. Il canto della Pettegola diventa così la colonna sonora perfetta per trascorrere un’allegra serata in compagnia mentre si gusta un calice del vino che porta il suo nome”.