Quel piacere che regge l’animo degli uomini. Qui regnano il vino, le danze, i giochi, regnano le Grazie e gli scherzi, questi luoghi abita Amore, questi Cupido.
nell’ Hendecasyllabi seu Baiae, Giovanni Pontano invita così il suo amico Pietro Gravina
Montenuovo di Cantine Babbo
Spumante Rosè Extradry V.S.Q.
100% da uve piedirosso
Qui nel cuore dei Campi Flegrei in zona Scalandrone, le viti nel loro perfetto contesto pedoclimatico tra sole e il mare e un ricco terreno sabbioso vulcanico sono allevate a palo, tipico allevamento puteolano.
“Vieni a vedere l’anima con me stasera?
Portati un vestito semplice, parole chiare, un po’ di sogni e una carezza leggera.
Blonde di Andréa Calek è un Vin de France dell’Ardèche, un blend di uve Viognier e Chardonnay
Al naso un bouquet avvolgente di fiori di mughetto, fiori di limone, fiori di acacia e poi note di pesca, buccia di agrumi, e albicocca tra scie di spezie ed erbe fresche…un calice selvaggio e aromatico!
Lo guardo e l’esuberanza fermenta in me, fa saltare il tappo e le parole traboccano..
Macon Village “Les Sardines” Domaine Robert Denogent
Vino bianco da uve 100% Chardonnay
Fermentazione alcolica con lieviti indigeni in barrique di rovere e affinamento di 24 mesi in barrique di rovere usate.
Un calice dorato cattura i miei occhi, tra profumi di frutta bianca fresca e gialli agrumi, invitanti mandorle e note di erbe aromatiche, salvia, timo…
è come un ricco giardino che affaccia sul mare.
Cantina Tollo, gruppo vitivinicolo abruzzese, importante realtà italiana tra la Majella e la costa che conta circa 700 soci e 2.700 ettari coltivati soprattutto a vitigni autoctoni (montepulciano, trebbiano, pecorino, passerina e cococciola) aveva indetto a fine anno un concorso di idee per la realizzazione di due illustrazioni per la sua nuova campagna pubblicitaria 2020-2021
“Ci vuole un sacco di coraggio per mostrare i tuoi sogni a qualcun altro”
Erma Bombeck
Langhe Bianco DOC Dragon di Luigi Baudana & GDVajra
Chardonnay, Sauvignon blanc, Riesling renano e Nascetta, insieme tra carattere e identità.
Un vino bianco di Vajra, azienda tra le realtà vitivinicole più importanti della provincia di Cuneo.
Le uve che compongono il Langhe Dragon, delicate e di varietà distinte, sono le prime ad essere raccolte tra i vigneti provenienti da un piccolissimo appezzamento a Cerretta.
• Fermentazione per un massimo di 15giorni in vasche d’acciaio con orientamento verticale. Un piacevole e perfetto mix tra armonia e freschezza.
• Un tuffo tra profumi di fiori bianchi, aromi agrumati e fruttati con note più minerali sul finire. Un calice di buona struttura fine ed avvolgente, un sorso intenso e sapido con una pungente e bilanciata freschezza.
Lo chardonnay delicato e fruttato, il sauvignon col suo tocco gradevole ed intrigante, la carezza del riesling e nascetta ad aggiungere quel pizzico di eleganza.
Tutta l’audacia e il coraggio del sapersi plasmare conservando la propria identità.
Così è la sua etichetta su cui è raffigurato un Dragone, simbolo proprio di coraggio. L’ultimo disegno dell’artista doglianese Gianni Gallo, noto per le suggestive illustrazioni di etichette di vini e grappe.
Eh si perché ci vuole coraggio per amare,
ci vuole coraggioper nominare le cose,
ci vuole coraggio per donare se stessi,
ci vuole coraggio per partire e per ritornare,
ci vuole coraggio per dare, per donare e ridonare.
Rinunciando definitivamente alle parole vuote.
Coraggio, Roba per pochi.
“Vuoi sapere che cosa penso? Avvicina il tuo orecchio al mio.
Copri l’altro con la tua mano. Pensa a me come se fossi una conchiglia.
Ecco, adesso li senti i miei pensieri.
Hanno il suono di ciò che non hai mai ascoltato”
Fabrizio Caramagna
L’azienda di Filippo Filippi è immersa nel cuore del suggestivo territorio del Soave, nel comune di Castelcerino ed è gestita nel pieno rispetto della natura. I suoi vini raccontano di terroir, passione e rispetto della natura in una delle zone d’Italia storicamente più famose per i grandi bianchi.
Il mondo del wine & food si stringe in un grande abbraccio solidale: cantine, produttori, consorzi, grandi marchi, una grande corsa alla beneficenza a sostegno delle strutture italiane e del personale sanitario per la lotta contro il Coronavirus.
L’emergenza Coronavirus ha ormai coinvolto tutta Italia. In questi giorni di grave crisi sanitaria ed economica, si sono susseguite numerose azioni di beneficenza e campagne di crowfounding sul tutto il territorio, dal mondo sportivo, dalla moda, a quello della musica e di molti personaggi noti e politici. Ma un grande sostegno viene anche dal mondo enogastronomico che si è mobilitato per la lotta contro il Covid-19 per offrire il proprio contributo in sostegno di strutture ospedaliere e non solo.
Uscirà in edicola dal 30 aprile il GRANDE DIABOLIK 2020 con una storia inedita che riporta nei nostri cuori le avventure di un amatissimo personaggio. Con una breve storia disegnata dalla matita di Giorgio Montorio e “intinta” con Lambrusco DOC!
L’appuntamento è di quelli imperdibili, per diversi motivi: innanzitutto perché è il cinquantesimo della serie Diabolik, inaugurata nel 1997, divenuta ben presto una delle più amate dai fan del ladro-gentiluomo in tuta nera. Ci sarà poi una nuova formula, con una storia lunga e due brevi.
Poi il ritorno sulla scena di Valentino “il gatto” un geniale fuorilegge agile ed elegante. La sua comparsa risale nel 1972 nell’albo “Un piano perfetto” dove casualmente incontrò Diabolik, stringendo una breve collaborazione, per poi scomparire prematuramente. Adesso in una storia cucita “su misura” il redivivo Valentino tornerà dal suo amico.
Ci sono mani che trasformano una tela bianca in visioni poetiche, che raschiano i sentimenti profondi dell’anima, spatolate di luce che si alternano a distesi segni, capolavori animati da intensi tocchi cromatici.
Ci sono mani che toccano le corde vibranti di una chitarra e ne intonano un vecchio rhythm & blues, sprigionando emozioni sensazioni di viaggi lontani, su note cariche di potenza ed energia.
Ci sono mani che sfiorano la terra, e custodendo storia e tradizione, la trasformano con gesti sapienti e amorevoli in un presente intriso di conoscenza e nuove visioni prospettiche, tra carattere e identità.
Le sue mani.
Quelle di Andrea Matrone, enologo e vignaiolo delegato FIVI della Campania, artista e artigiano, un vero vigneron, un uomo che coltiva la sua vigna da cui nascono uve che lui stesso trasformerà in vino, in quei suoi vigneti alle pendici del Vesuvio in quel lembo di cielo da cui secondo antiche leggende, nacque proprio il Lacryma Christi, il vino più rappresentativo della zona Vesuviana.