Si avvicina il Natale e cresce ogni giorno quel senso magico dell’attesa. Il conto alla rovescia sta per iniziare e fin da bambini, con uno sguardo nostalgico nei nostri ricordi, il modo più divertente per farlo è sempre stato attraverso l’apertura quotidiana delle finestrelle misteriose dei calendari dell’Avvento.
Una tradizione nata in Germania nel 1908 dall’estro di un editore tedesco, Gerhard Lang. Si dice che la sua idea nacque proprio da un ricordo d’infanzia: nel mese di dicembre la madre gli preparava tanti piccoli sacchetti, contenenti ognuno un biscotto speziato. Il bambino ne apriva uno al giorno, fino all’arrivo del Natale.
Gerhard, memore della sua divertente consuetudine casalinga, una volta cresciuto rielaborò quell’idea: stampò un grande cartellone con 24 finestrelle che ogni mamma avrebbe potuto riempire con personaggi da ritagliare o colorare, dolcetti o pensierini di ogni genere. Così prima in Germania, poi in Svezia e via via in tutti i paesi europei, il calendario dell’avvento divenne ben presto una tradizione gradita a grandi e piccini. Sicuramente il modo più divertente per aspettare il Natale, scandendo i giorni con piccoli pensieri che rendono ancora più magica l’atmosfera che precede il 25 dicembre.
Poiché nessuno, indipendentemente dall’età, è esente dalla curiosità di scoprire cosa si nasconde dentro la casella del giorno, negli anni i calendari dell’avvento si sono evoluti adeguandosi a gusti e scelte differenti. Dalla cosmesi ai gioielli alle sorprese golose o tutte da bere. Dunque, se pensate che sia un rituale dedicato unicamente ai bambini, vi sbagliate di grosso: non ci sono più soltanto i classici cioccolatini o le finestrelle colorate, alcuni calendari sono pieni di vino da sorseggiare per 24 giorni…
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Da anni ormai le cantine non sono più luoghi adibiti unicamente alla produzione e alla conservazione del vino. Trasformate in meravigliose opere firmate da prestigiosi nomi dell’architettura internazionale, sono diventate vere e proprie attrazioni turistiche, tese a identificare e comunicare i vini in esse prodotti e il territorio che questi vini caratterizza. Simboli iconici nei quali convergono creatività e ingegno, funzionalità e fruibilità, estetica e design, innovazione tecnologica e rispetto delle tematiche ambientali.
Dove il sole mediterraneo bacia la terra e addolcisce le uve, paesaggi bucolici costellati di vigneti avvolgono le cantine che fanno della produzione vinicola non solo un lavoro ma anche una missione culturale: quella di trasmettere i valori di saperi ancestrali, combinandoli con l’innovazione tecnologica e la promozione del territorio.
Da un’astronave interrata nel Chianti fiorentino ad una tartaruga nel cuore della campagna umbra, alla bolla di vetro sui colli piemontesi. Dalla Maremma alle Langhe passando per il Veneto e la Sicilia, il fenomeno delle cantine d’autore ha conquistato tante delle case vinicole del Bel Paese.
In occasione della prossima Giornata Mondiale dell’Enoturismo, che avrà luogo il 13 novembre 2022 promossa da RECEVIN in collaborazione con le Associazioni nazionali delle Città del Vino europee, vi conduciamo in un viaggio virtuale tra alcuni capolavori di design.
Ecco che cosa accade quando alcune grandi Maison di Champagne si mescolano con la street art e la tecnologia digitale. Otto meravigliose magnum trasformate in vere e proprie opere d’arte: Jacquesson, Agrapart, Guiborat, Veuve Fourny, Pouillon, Francis Orban, Jean Velut, Rémi Leroy.
Le bottiglie, distribuite ufficialmente in Italia dall’azienda bergamasca Pellegrini S.p.A., sono esclusive creazioni firmate dal milanese Teo KayKay, primo artista al mondo ad aver applicato la tecnica dei graffiti allo Champagne.
Le magnum sono state presentate durante Modena Champagne Experience e anticipano l’arrivo sul mercato di opere ancora più esclusive: la Pellegrini Collectors Edition, bottiglie da collezione chiamate “Chrome Love” presto disponibili e certificate con tecnologia blockchain e NFT.
Una nuova, travolgente avventura. Parte oggi la quindicesima edizione di Malazè il festival-hub dei Campi Flegrei, ideato da Rosario Mattera per promuovere le bellezze e le proposte turistico-culturali del territorio.
Ritrovarsi tutti insieme, uniti per questa ardente terra è sicuramente un ottima partenza che nasce dal desiderio comune di connessione, condivisione e sviluppo.
Malazè è l’evento diffuso dei Campi Flegrei che unisce idealmente Napoli, Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto e Procida oltre a numerose associazioni e imprese del territorio.
Ieri sera nella cornice unica di Villa di Livia, una partenza coinvolgente e briosa per la presentazione dell’evento tra ospiti e istituzioni. Alla conferenza stampa sono intervenuti Francesco Maisto, presidente Ente Parco Regionale Campi Flegrei; Nicola Caputo, assessore all’Agricoltura della Regione Campania e il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni.
Il Consorzio Vino Chianti Classico presenta a Napoli, nella storica location di Palazzo Caracciolo MGallery, Chianti Classico Collection: un viaggio nel territorio del Gallo Nero alla scoperta del suo vino unico e della sua straordinaria bellezza insieme all’AIS Campania.
35 produttori, oltre 100 etichette dal cuore del Chianti Classico al centro di Napoli, per un evento riservato ai professioni del settore enologico.
L’evento:
Il 10 ottobre una giornata dedicata a una delle denominazioni più note e apprezzate nel mondo, portabandiera del made in Italy del Vino, presente a Napoli con un’ampia rappresentativa dei suoi produttori, divisi per UGA, le nuove Unità Geografiche Aggiuntive del Chianti Classico:
San Casciano – Greve – Montefioralle – Lamole – Panzano – Radda – Gaiole – Castelnuovo Berardenga – Vagliagli – Castellina – San Donato in Poggio.
Programma:
15.00-21.00:
– Degustazione vini Chianti Classico presso i banchi dei produttori
– Degustazione Olio DOP e Vin Santo del Chianti Classico
16.00 – Seminario: Olio DOP Chianti Classico, alla scoperta del lato verde del Gallo Nero
18.00 – Chianti Classico 2020: alla scoperta di una brillante vendemmia “contemporanea”
Per partecipare all’evento: https://biglietti-chianti-classico-collection-Napoli
Registrazione Seminario Olio DOP: https://biglietti-seminario-olio-dop
Registrazione Seminario Vino Chianti Classico: https://seminario-vino-Chianti-Classico
Le Aziende presenti: Arillo in Terrabianca; Badia a Coltibuono; Carpineto; Castellare di Castellina; Castelli del Grevepesa; Castello di Cacchiano; Castello di Fonterutoli; Castello di Meleto; Castello di Monsanto; Castello Vicchiomaggio; Cinciano; Fattoria della Aiola; Fattorie Melini; Fèlsina; Fontodi; Marchesi Frescobaldi ; Il Poggiolino nel Chianti Classico; Istine; Ormanni; Poggio Bonelli; Poggio Torselli; Principe Corsini – Villa Le Corti; Rocca di Castagnoli; Ruffino; San Felice; Tenuta di Nozzole; Tenute della Famiglia Cecchi; Villa Trasqua
10 ottobre Palazzo Caracciolo Via Carbonara, 112 – 80139 Napoli
Scopri il programma e prenota un posto qui: https://ccnapoli.eventbrite.it
Il vino in lattina è un fenomeno ormai in espansione da diversi anni, che ha conquistato sempre più Paesi non solo extraeuropei come gli Stati Uniti o l’Australia ma anche europei, rivolgendosi soprattutto ai consumatori più giovani. I numeri in termini di vendite crescono ogni anno, tanto da non poterlo più definire e ritenere una moda passeggera ma un vero e proprio trend.
I canned wines, rappresentano ormai non un packaging sostitutivo ma alternativo, capaci di ampliare le occasioni di consumo, coniugando stile, convivialità e innovazione.
L’ultima collezione di etichette di Canned Wine Co., tra le aziende leader del settore, nasce dalla collaborazione con la National Gallery con l’obiettivo di “cambiare la percezione” del vino in lattina attraverso il binomio perfetto tra vino e arte.
La National Gallery ha concesso in licenza opere d’arte di Vincent van Gogh, Paulus Theodorus van Brussel e Paul Gauguin per l’uso sulle lattine. Le opere d’arte sono state avvolte attorno alle etichette dei vini Grüner Veltliner, Grenache Rosé e Old Vine Garnacha di Canned Wine Co..
Paros, isola delle Cicladi nell’Egeo, è un caleidoscopio di emozioni, perché oltre il blu del mare, la natura incontaminata, il puro relax, i colori intensi del cielo, il profumo delle bouganvillee, il divertimento pacato, i sapori speziati, il clima mediterraneo, la singolarità geologica e la varietà dei paesaggi.. ha un’antica storia che giunge fino ad oggi testimoniata dall’enorme varietà di vitigni autoctoni, un patrimonio unico da salvaguardare.
Sulla scia del mito e nel trionfo di Dioniso, a Naoussa vicino alle spiagge di Aghioi Anargyroi, la famiglia Moraitis fin dall’inizio del ventesimo secolo è protagonista della produzione di vino. I tradizionali metodi di viticoltura, combinati con le moderne tecniche di vinificazione utilizzate, assicurano che le caratteristiche uniche del terroir di Paros rimangano intatte ad ogni sorso.
Nel 1980 la terza generazione, rappresentata dal talentuoso giovane enologo Manolis Moraitis Jr., ha assunto le redini della cantina di famiglia, cambiando il marchio storico dell’azienda. Manolis che vive con la sua famiglia sull’isola, ha ristrutturato e modernizzato la cantina nel 2001, ha ampliato la viticoltura, prediligendo la coltivazione di varietà indigene, e durante gli anni ha lottato per salvaguardare la storica vigna di Paros dallo sviluppo del turismo.
Nella suggestiva insenatura di di Acquamorta a Monte di Procida, dal 4 al 6 agosto 2022 torna “Sagra del Mare Flegrea”, da oltre trent’anni una kermesse all’insegna dell’enogastronomia flegrea in uno scenario unico tra cielo, musica e mare.
Organizzata e gestita dall’Associazione “Vivi l’estate”, con il patrocinio del Comune di Monte di Procida e del FLAG PESCA e con il supporto di altre associazioni locali, la sagra – che dal 2010 è anche plastic free con un basso impatto ambientale adoperando prodotti completamente compostabili e, quindi sostenibili – ha come obiettivo la valorizzazione delle tradizioni culturali, artigianali e culinarie dell’area Flegrea.
Venerdì 22 luglio 2022 ritorna la quindicesima edizione di I Drink Pink, l’evento dedicato ai migliori rosati d’Italia selezionati dal Gambero Rosso.
Dall’Alto Adige alla Sicilia fino alla Campania, Puglia e Sardegna: tante tonalità di rosa, tante espressioni dei territori d’Italia, brilleranno di luce presso la splendida terrazza del Belvedere Carafa al Vomero.
Un nuovo evento coinvolgente e glamour firmato Città del Gusto Napoli – Gambero Rosso in cui il colore rosa sarà declinato anche nelle molteplici sfaccettature del gusto più ricercato: l’Italia nel bicchiere tra banchi d’assaggio e percorsi di degustazione immersi in un’atmosfera di luci e musica, con dress code rigorosamente pink.