Cantina Girolamo Russo: la dolce melodia dell’Etna
Il vino è come la musica: contiene e suscita tutti i sogni dell’anima.
Ci sono luoghi che ti rubano il cuore…e come una musica lontana richiamano con la sua dolce melodia, guidandoti verso la meta e vibrando sulle note dell’anima.
Mi ritrovo come una bambina emozionata e felice a visitare tra le cantine più suggestive, identitarie e distintive del vivace e immenso panorama enologico dell’Etna: La cantina Girolamo Russo condotta dal 2005 da Giuseppe Russo, che con grande amore, come un immenso direttore d’orchestra, ne dirige armonicamente ogni spartito.
E in un giorno caldo di metà agosto una musica dolce comincia a suonare soltanto per me..
Siamo a Passopisciaro sul versante nord dell’Etna in quel lembo di terra battuto dagli elementi nel cuore del Mediterraneo, in quei luoghi in cui ogni volta che torni, ti resta sempre addosso il profumo della gratitudine.
Qui Giuseppe Russo, dopo lunghi studi classici – musica e letteratura – nel 2004 prende in mano le redini dell’azienda di famiglia. La rinnova e la ribattezza con il nome del padre, trasformando le sue vigne nella sua personale sinfonia.
Una grande eredità, un ricco patrimonio di antichi vigneti, alcuni centenari, tutti impiantati ad alberello, che si estendono per circa 15 ettari a 780 .m.s.l.m. , coltivati a Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Carricante. Su questi terreni vulcanici ricchi di minerali tra il fascino magnetico e tenebroso del vulcano, di quel cono nero scuro di lava che lo sguardo non può evitare.
Il suo lavoro è interamente incentrato su regime biologico, rispetto per il territorio, accurate selezioni delle uve, microvinificazioni, insieme al suo amico fidato nonchè enologo Emiliano Falsini.
I vini firmati Girolamo Russo oggi primeggiano tra le etichette più ricercate del vivace panorama enologico dell’Etna. Segnati da eleganza e territorialità sono vini che nascono in vigna, in quelle contrade, distinguendosi ognuno per la piena espressione del terroir, che ne esalta al meglio le caratteristiche di ogni vitigno.
I vigneti si estendono su tre contrade dove ogni pianta, ogni terreno ha la sua storia, tra pietre nere e ginestre, ognuno con la sua identità e la sua personalità.
Feudo, Feudo di Mezzo e San Lorenzo.
Feudo è la vigna, tra Verzella e Randazzo, è si estende su circa sei ettari. Nasce su un terreno dove la viticoltura risale ai tempi degli antichi greci. Feudo di Mezzo, appena un ettaro vicino Passopisciaro, posto su un ripiano tra due colate laviche, un terreno scuro, aspro e irregolare, e con una buona porosità. Alle porte di Randazzo c’è poi San Lorenzo, il più esteso dei tre. I vigneti crescono sulle pendici del vulcano tra i 700 e gli 800 metri, su colate laviche non troppo antiche.
In degustazione insieme ad un meraviglioso Dante, amico e cantiniere fidato di Giuseppe Russo, si svolge un’indimenticabile degustazione capace di far vibrare le corde del palato.
L’Etna Rosso Feudo 2016
nasce dal Nerello Mascalese, nei vigneti di Contrada Feudo a Randazzo. Su questi terreni vulcanici, sabbiosi e ricchi di minerali, caratterizzati per il microclima influenzato dai venti che soffiano dal Valdemone. È il suo vino rosso per antonomasia e matura circa 18 mesi tra barrique e tonneua. Un ampio bouquet olfattivo che travolge e affascina, dai toni floreali di rosa rossa, ai richiami dei frutti di bosco maturi, e le sue preziose sfumature minerali. Un calice maestoso e ampio, come una perfetta melodia armonicamente bilanciato da buona tannicità, freschezza e sapidità.
“A’ Rina” Etna Rosso 2017
Nerello Mascalese 95%, Nerello Cappuccio 5% è un vino rosso dal colore rubino intenso di grande struttura e concentrazione aromatica. Al naso è complesso, con profumi di ciliegia, prugne, ma anche cuoio e tabacco. Un calice piacevole e di ottima struttura, un Etna Rosso elegante, fresco e con un morbido e vellutato tannino impreziosito dall’affinamento di 12 mesi in barriques di secondo e terzo passaggio.
“San Lorenzo” Etna Rosso 2017 è un vino rosso di grande struttura prodotto con un blend di uve autoctone Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio. Ha un colore rubino intenso e al naso combina profumi di frutta rossa con fiori ed erbe aromatiche e note di tabacco. Al palato è avvolgente, caldo e vellutato e lungo nel finale. Il sorso è figlio dell’altitudine dei suoi vigneti, con questa affilata vena acida e con una struttura importante, ma mai eccessiva, ampio e profondo allo stesso tempo.
Etna Rosato DOC 2018 Girolamo Russo – è un Rosato da Nerello Mascalese in purezza. La fermentazione delle uve avviene solamente attraverso l’azione dei lieviti indigeni ed è prevista una breve macerazione sulle bucce, con un affinamento di qualche mese in acciaio. Il suo colore è davvero particolare, elegante ed espressivo, un rosa cipria che tende all’arancio sbiadito. Al naso sprigiona profumi delicati combinati a sentori floreali. Un calice, tra il vulcano ed il mare, dalla piacevole sapidità e freschezza. Energico nell’intensità e persistenza.
Se “L’anima è un pianoforte dalle mille corde. L’artista è la mano che con questo o quel tasto porta l’anima a vibrare” così Giuseppe ai piedi di quel vulcano ne raccoglie le note e ne compone pregiata musica, custodita in ogni sua bottiglia, che rivelandosi colpirà direttamente l’anima del fruitore.