Leonardo da Vinci – il Genio e il vino

A 500 anni esatti dalla scomparsa del più grande GENIO di tutti i tempi, parte un progetto culturale di ampio respiro promosso e sostenuto dalla Leonardo da Vinci S.p.A grazie a cui riapre il “Museo Ideale Leonardo Da Vinci” e nasce il “Museo Leonardo e il Rinascimento del Vino” Due nuovi modi per riscoprire Leonardo, che apriranno al pubblico il 2 maggio.
“Il vino, il divino li core dell’uva”,
Leonardo da Vinci 5 secoli fa descrive così il suo amore e la sua passione per il vino, attribuendogli un valore quasi divino.
Vino che, insieme ad arte, architettura, scienza, era tra le sue passioni, al punto da studiarne, già allora, le tecniche di vinificazione, come racconta proprio una lettera del 1515, al fattore del suo Podere di Fiesole.
Indicazioni assunte oggi come linee guida dallo staff tecnico, agronomico ed enologico della Leonardo da Vinci Spa per la definizione di un metodo che, grazie all’utilizzo delle moderne tecniche vitienologiche, permetta di realizzare l’obiettivo di Leonardo:
ottenere prima uve, quindi vini di eccellente qualità.
Insieme al coinvolgimento di un gruppo di studiosi ed enologi come il Alessandro Vezzosi, importante studioso di Leonardo Da Vinci, che dalla profonda analisi dei suoi scritti ha dedotto il suo rapporto con la natura, l’agricoltura e il mondo del vino e Luca Maroni, noto analista sensoriale, sono state tradotte le indicazioni del Genio in un moderno metodo – il Metodo Leonardo® – a cui riferire le tecniche odierne.
“Leonardo si innamorò del vino a Vinci, dove la famiglia aveva vigneti e dove rimase fino a 14 anni” – spiega SimonPietro Felice, direttore di Cantine Leonardo – anche se poi perfezionò le tecniche di produzione fuori dalla Toscana e riuscì a fare il vino solo a Milano, nella vigna che gli aveva donato Ludovico il Moro alla cui corte fu chiamato per dar vita a capolavori come l’Ultima Cena che si trova proprio a pochi passi dalla vigna nella Casa degli Atellani. In Romagna, al servizio del Valentino, Cesare Borgia, realizzò invece schizzi e disegni come quelli di un grappolo d’uva appeso e, soprattutto, la prima barrique, sua intuizione per la vinificazione.
“Leonardo Genio del Vino” è un progetto a 360° che, oltre a realizzare 5 collezioni di vino ispirate dal Genio, ha sostenuto la riapertura al pubblico dopo 9 anni del “Museo Ideale Leonardo Da Vinci” e la nascita del “Museo Leonardo e il Rinascimento del Vino” realizzato all’interno di Villa da Vinci, la tenuta storica cinquecentesca circondata dai vigneti appartenuti alla Famiglia del Genio.
Le due istituzioni museali, promuoveranno la conoscenza della figura di Leonardo attraverso una speciale mostra dal titolo “Leonardo Vive”, in corso dal 2 Maggio al 31 Dicembre 2019, con eccezionali novità di opere, per documentare la complessità dell’ artista, scienziato, inventore e designer, anche in rapporto alla sua terra d’origine e alla sua attualità nell’arte moderna.
Il “Museo Leonardo e il Rinascimento del Vino” approfondirà invece un aspetto inedito di Leonardo: l’autentico rapporto con il mondo dell’agricoltura, il territorio, gli alimenti e il vino, dalla tradizione storica al nuovo Rinascimento. Temi che il Genio affrontò in studi tecnologici, in osservazioni sulla coltivazione delle viti, in favole e profezie, arrivando a progettare anche strumenti e frantoi, innovativi per l’epoca.
Perchè anche nel vino, Leonardo è stato geniale.